 Dopo il rapimento di Paolo Bosusco e  Claudio Colangelo, tutto il mondo si interroga sull'esistenza dei  guerriglieri maoisti (Naxal), peraltro già molto noti alle autorità indiane, che  da anni cercano, senza alcun successo, di debellarli. I due italiani  sarebbero stati sequestrati nel distretto di Orissa mentre  realizzavano quelle che sono state chiamate "riprovevoli fotografie" a  donne che facevano il bagno in un fiume. Il leader dei maoisti di  Orissa, Sabyasachi Panda,ha immediatamente chiesto di aprire una  trattativa che tenga conto del rilascio di prigionieri politici da parte  delle autorità di Nuova Delhi, e la sospensione dell'Operazione  Greenhunt, un'offensiva militare su larga scala lanciata dal governo  indiano contro la guerriglia maoista. Ma chi sono questi misteriosi  guerriglieri maoisti che osano sfidare le istituzioni indiane arrivando  persino al rapimento di cittadini stranieri?
Dopo il rapimento di Paolo Bosusco e  Claudio Colangelo, tutto il mondo si interroga sull'esistenza dei  guerriglieri maoisti (Naxal), peraltro già molto noti alle autorità indiane, che  da anni cercano, senza alcun successo, di debellarli. I due italiani  sarebbero stati sequestrati nel distretto di Orissa mentre  realizzavano quelle che sono state chiamate "riprovevoli fotografie" a  donne che facevano il bagno in un fiume. Il leader dei maoisti di  Orissa, Sabyasachi Panda,ha immediatamente chiesto di aprire una  trattativa che tenga conto del rilascio di prigionieri politici da parte  delle autorità di Nuova Delhi, e la sospensione dell'Operazione  Greenhunt, un'offensiva militare su larga scala lanciata dal governo  indiano contro la guerriglia maoista. Ma chi sono questi misteriosi  guerriglieri maoisti che osano sfidare le istituzioni indiane arrivando  persino al rapimento di cittadini stranieri? ORIGINI DEL MOVIMENTO- I Maoisti sono in realtà un movimento antico, ormai radicatosi nel corso dei decenni all'interno del tessuto sociale indiano. Le loro origini risalgono addisrittura ai tempi del colonialismo, quando gli inglesi lasciarono l'India e gli Stati del nord-est rifiutarono sdegnatamente l'invito di Nehru a entrare nell'Unione Indiana. All'epoca i maoisti erano attivi negli Stati di Assam, Nagaland, Manipur e Mizoram. All'epoca ricevevano fondi direttamente da Cina e Pakistan, ma col tempo sono sempre di più diventati i difensori dei diritti dei poveri e delle caste basse nelle zone rurali. La rivoluzione maoista però subì un durissimo colpo ai tempi di Indira Gandhi, quando il governo indiano mise al bhando tutti i gruppi rivoluzionari, dichiarando loro guerr aperta. I maoisti subirono duri rovesci ma seppero aspettare nell'ombra, riorganizzandosi negli anni Ottanta presso la città di Naxalbari (da qui il nome naxaliti), nella regione del Darjeeling
FINI E OBIETTIVI-I  cosidettetti maoisti si prepongono ufficialmente di instaurare il  governo del popolo nella Repubblica indiana. La loro attività consiste  principalmente nel fornire appoggio alle rivendicazioni di contadini e  gr uppi tribali all'interno degli Stati in cui si trovano a operare.  Ovunque ci sia miseria e povertà, i maoisti sono riusciti a radicarsi,  facendo leva sui sentimenti di riscatto della popolazione. Le  sopraffazioni dei ricchi e dei latifondisti ha fatto il resto, al punto  che oggi i maoisti possono contare su decine di migliaia di guerriglieri  armati. Nel distretto del Bihar, una delle regioni più povere di tutta  l'India, i maoisti contrastano efficacemente i cosiddetti "Thakur sena",  temibili eserciti al soldo dei latifondisti, e organizzano una vera e  propria lotta culturale contro i privilegi di casta, in India ancora  molto sentiti. Nel Bihar ben presto i maoisti si sono spinti al punto di  fondare un governo parallelo che nel giro di pochi mesi è riuscito a  consegnare il controllo pressochè totale delle zone rurali della regione  ai guerriglieri. Anche a Orissa i Naxaliti soono  riusciti a ritagliarsi ampi consensi, e nel confinante Madhya Pradesh,  dove negli anni Ottanta i maoisti promisero a contadini tribali e  fuoricasta giustizia e fine del loro sfruttamento. Insomma un vero e  proprio ribellismo rurale che ha fatto scricchiolare il potere di Nuova  Delhi, costretto a venire incontro alle loro rivendicazioni per arginare  il fuoco della rivolta.                                                                                                                      Anche per questo motivo Nuova Delhi  fu ben lesta a ordinare un risanamento rurale su vasta scala da 7,35  miliardi di rupie, nel tentativo di togliere il terreno alla rivolta. Ma  il governo indiano, come spesso succede, si rimangiò ben presto la  parola data, e i guerriglieri maoisti, difensori dei poveri, ottennero  l'appoggio incondizionato dei guerriglieri dell'Andhra Pradesh. Fu un  gravissimo errore per le autorità indiane sottovalutare i gruppi di  guerriglieri maoisti (sono più di 40 in tutto il paese). cercando di  presentarli all'opinione pubblica internazionale come semplici banditi  assetati di bottino. In realtà un approccio così superficiale ha sempre  messo in secondo piano quelle che erano le reali ragioni  dell'infiammarsi delle rivolte, e questo per Nuova Delhi fu un errore  fatale.
uppi tribali all'interno degli Stati in cui si trovano a operare.  Ovunque ci sia miseria e povertà, i maoisti sono riusciti a radicarsi,  facendo leva sui sentimenti di riscatto della popolazione. Le  sopraffazioni dei ricchi e dei latifondisti ha fatto il resto, al punto  che oggi i maoisti possono contare su decine di migliaia di guerriglieri  armati. Nel distretto del Bihar, una delle regioni più povere di tutta  l'India, i maoisti contrastano efficacemente i cosiddetti "Thakur sena",  temibili eserciti al soldo dei latifondisti, e organizzano una vera e  propria lotta culturale contro i privilegi di casta, in India ancora  molto sentiti. Nel Bihar ben presto i maoisti si sono spinti al punto di  fondare un governo parallelo che nel giro di pochi mesi è riuscito a  consegnare il controllo pressochè totale delle zone rurali della regione  ai guerriglieri. Anche a Orissa i Naxaliti soono  riusciti a ritagliarsi ampi consensi, e nel confinante Madhya Pradesh,  dove negli anni Ottanta i maoisti promisero a contadini tribali e  fuoricasta giustizia e fine del loro sfruttamento. Insomma un vero e  proprio ribellismo rurale che ha fatto scricchiolare il potere di Nuova  Delhi, costretto a venire incontro alle loro rivendicazioni per arginare  il fuoco della rivolta.                                                                                                                      Anche per questo motivo Nuova Delhi  fu ben lesta a ordinare un risanamento rurale su vasta scala da 7,35  miliardi di rupie, nel tentativo di togliere il terreno alla rivolta. Ma  il governo indiano, come spesso succede, si rimangiò ben presto la  parola data, e i guerriglieri maoisti, difensori dei poveri, ottennero  l'appoggio incondizionato dei guerriglieri dell'Andhra Pradesh. Fu un  gravissimo errore per le autorità indiane sottovalutare i gruppi di  guerriglieri maoisti (sono più di 40 in tutto il paese). cercando di  presentarli all'opinione pubblica internazionale come semplici banditi  assetati di bottino. In realtà un approccio così superficiale ha sempre  messo in secondo piano quelle che erano le reali ragioni  dell'infiammarsi delle rivolte, e questo per Nuova Delhi fu un errore  fatale.
GOVERNI OMBRA- I  Naxaliti sono riusciti con il passare del tempo a creare dei veri e  propri governi-ombra all'interno degli Stati dove si sono trovati ad  operare. Nel 2004 il Maoist Communist Centre of India (Mcc), e il  Communist Party of India People's war si sono uniti formando il Communist Party of India-Maoist (Cpi-M).  un vero e proprio salto di qualità indotto dalle pressanti operazioni  anti-guerriglia condotta in grande stile dalla polizia indiana a partire  dal 2000. Leader indiscusso del nuovo partito è stato nominato Muppala  Laxman Rao detto Ganapati, il quale pubblicò subito dopo un manifesto  ideologico che rappresenta a tutt'oggi la bandiera del movimento. In  sostanza secondo i maoisti l'India sarebbe definita un paese ancora  "semi-medievale" che necessiterebbe di una autentica rivoluzione  democratrica. I guerriglieri del popolo che hanno deciso di combattere  per questo fine sono, secondo le ultime stime, almeno 10.000 e sarebbero  tutti muniti di armi efficaci e moderne. Il reale obiettivo del Cpi-M  attualmente sarebbe quello di estendere le proprie attività anche alle  regioni settentrionali dell'India per creare una Compact Revolutionary Zone (Crz), che  dal Nepal, tagliando il Bihar, permetta di passare in mezzo all'India  centrale fino all'Andhra Pradesh nel Sud. Una volta che la Crz sarà  diventata realtà, allora Nuova Delhi si troverà di fronte a una sfida  vera e propria alla sua sovranità.                                                                                           Qualora si realizzasse il Crz infatti, i  maoisti potrebbero rinsaldare i legami con i "cugini" maoisti del  Nepal, attualmente al governo con il Communist Party of Bhutan-Maoist.  Il Cpi-M infatti non è solamente un gruppo guerrigliero indiano e  localista, dispone infatti al suo interno di intellettuali e scienziati  in grado di dare al movimento un respiro internazionalista. I maoisti  indiani infatti intrattegono legami stretto con il Liberation Army of  Perù, e con il Kurdistan Workers Party.  Vi è poi un  altro aspetto da tenere in considerazione: se negli anni Ottanta erano  quasi tutti contadini maschi adulti coloro che sceglievano di schierarsi  con la rivoluzione, oggi ci sono anche donne, borghesi, laureati e  intellettuali, segno evidente di una maturazione del movimento che sta  portando i maoisti a sfidare direttamente il potere centrale.
 creare una Compact Revolutionary Zone (Crz), che  dal Nepal, tagliando il Bihar, permetta di passare in mezzo all'India  centrale fino all'Andhra Pradesh nel Sud. Una volta che la Crz sarà  diventata realtà, allora Nuova Delhi si troverà di fronte a una sfida  vera e propria alla sua sovranità.                                                                                           Qualora si realizzasse il Crz infatti, i  maoisti potrebbero rinsaldare i legami con i "cugini" maoisti del  Nepal, attualmente al governo con il Communist Party of Bhutan-Maoist.  Il Cpi-M infatti non è solamente un gruppo guerrigliero indiano e  localista, dispone infatti al suo interno di intellettuali e scienziati  in grado di dare al movimento un respiro internazionalista. I maoisti  indiani infatti intrattegono legami stretto con il Liberation Army of  Perù, e con il Kurdistan Workers Party.  Vi è poi un  altro aspetto da tenere in considerazione: se negli anni Ottanta erano  quasi tutti contadini maschi adulti coloro che sceglievano di schierarsi  con la rivoluzione, oggi ci sono anche donne, borghesi, laureati e  intellettuali, segno evidente di una maturazione del movimento che sta  portando i maoisti a sfidare direttamente il potere centrale.
LE ORIGINI DEL SUCCESSO- Quali sono dunque i motivi di tanto successo? innanzitutto la povertà, la rabbia, l'insoddisfazione e la frustrazione di ampie porzioni della popolazione rurale e più disagiata, nelle campagne come nei centri urbani. Spesso i poveri indiani sono costretti a vivere in condizioni disumane, privi anche della speranza di un riscatto sociale; è proprio a costoro che si rivolge l'ideologia maoista, promettendo loro un futuro di lotta nei confronti delle disuguaglianze sociali ed economiche della popolazione. Spesso inoltre nelle regioni in questione le istituzioni dello Stato sono pressochè assenti, consentendo ancora una volta ai Naxaliti di riuscire facilmente a sostitursi ad esse diventando un punto di riferimento per la gente.Come se non bastasse i maoisti indiani non lascerebbero nulla all'improvvisazione e avrebbero da tempo messo a punto dei piani progressivi da realizzare anno dopo anno, sulla stessa falsariga della lotta vittoriosa portata avanti in Nepal.
ORISSA-Torniamo ora  allo Stato di Orissa, il teatro del rapimento dei due italiani. Orissa è  uno stato federato dell'India orientale e conta una popolazione di  circa 38 milioni di abitanti . La sua capitale si chiama Bhubaneswar, e  ad Orissa, secondo stime del governo, sarebbero attivi qualcosa come  20.000 guerriglieri maoisti. Nel 2009 i maoisti hanno lanciato in tutta  la regione pesanti attacchi contro obiettivi governativi che hanno  causato qualco sa come 600 morti. Mai prima d'ora i maoisti avevano  sequestrato turisti o cittadini stranieri, per questo a Nuova Delhi stanno  seguendo il rapimento dei due italiani con viva preoccupazione.  L'Orissa è uno Stato che possiede ben il 70% delle riserve di bauxite,  il 90% di quelle di cromo e nichel, e il 24% di carbone dell'interna  India, di conseguenza in molti iniziano a pensare che dietro i maoisti  si nasconda la longa manus di Pechino, che finanzierebbe il movimento  per motivi strategici. Cina o no, fin quando Nuova Delhi continuerà a  tenere escluse dal progresso porzioni enormi della popolazione,  soprattutto nelle campagne e nelle regioni periferiche, i maoisti  troveranno sempre nuovo materiale umano per finanziare e foraggiare la  propria lotta. In molti iniziano a temere che, senza una svolta in un  senso o nell'altro, nei prossimi anni i Naxaliti potrebbero persino  arrivare a dichiarare una secessione da Nuova Delhi, che come  prevedibile potrebbe affere conseguenze imprevedibili, e potenzialmente  devastanti.
sa come 600 morti. Mai prima d'ora i maoisti avevano  sequestrato turisti o cittadini stranieri, per questo a Nuova Delhi stanno  seguendo il rapimento dei due italiani con viva preoccupazione.  L'Orissa è uno Stato che possiede ben il 70% delle riserve di bauxite,  il 90% di quelle di cromo e nichel, e il 24% di carbone dell'interna  India, di conseguenza in molti iniziano a pensare che dietro i maoisti  si nasconda la longa manus di Pechino, che finanzierebbe il movimento  per motivi strategici. Cina o no, fin quando Nuova Delhi continuerà a  tenere escluse dal progresso porzioni enormi della popolazione,  soprattutto nelle campagne e nelle regioni periferiche, i maoisti  troveranno sempre nuovo materiale umano per finanziare e foraggiare la  propria lotta. In molti iniziano a temere che, senza una svolta in un  senso o nell'altro, nei prossimi anni i Naxaliti potrebbero persino  arrivare a dichiarare una secessione da Nuova Delhi, che come  prevedibile potrebbe affere conseguenze imprevedibili, e potenzialmente  devastanti.
UNA GUERRA CIVILE- Attualmente comunque, Nuova Delhi sembra aver finalmente compreso la proporzione della minaccia rappresentata dai maoisti. Il premier Manmohan Singh ha recentemente dichiarato che i maoisti "rappresentano la più grave minaccia alla sicurezza interna mai affrontata dal paese". Oggi il Pci-M sarebbe in controllo, grazie ai suoi governi ombra, di oltre un terzo dei distretti della federazione indiana (220 su 600), e forte del consenso di milioni di diseredati che vedono nei combattenti "rossi" la sola arma contro il governo, che da tempo utilizza il pugno di ferro per scacciarli dalle loro terre in nome del progresso. Nuova Delhi ha comunque risposto ai maoisti scatenando quella che possiamo tranquillamente chiamare come "una guerra civile" in piena regola. Le autorità indiane hanno infatti dato avvio negli scorsi anni all'operazione GreenHunt, la stessa di cui i maoisti hanno chiesto l'interruzione con il rapimento dei due italiani ad Orissa. Nell'operazione Nuova Delhi ha impiegato qualcosa come 75.000 soldati in quella che è stata definita come una vera e propria guerra di conquista dato che si preponeva di riportare il controllo indiano su regioni che sono cadute ormai sotto il completo controllo del Pci-M. Si è scatenata quindi negli scorsi anni una autentica guerra tra eserciti ben organizzati e ben armati, che ha provocato centinaia di morti senza che però i media si interessassero minimamente alla vicenda. Oggi, a distanza di qualche anno, si può tranquillamente sostenere che l'operazione GreenHunt abbia fallito nel suo intento di soffocare la rivolta.
(Tratto da: Articolo Tre)
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
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2 commenti:
Buona Liberazione cara Ale!
Grazie ^.^ anke a te!
( p.s. cmq... Ali :P )
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