tag:blogger.com,1999:blog-1429015949704844802024-03-13T15:32:53.744+01:00Sentieri di Viaggio旅行路径 مسارات السفر hành trình du lịch caminos de viajesAlyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.comBlogger145125tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-7431419062044112102019-08-29T11:55:00.000+02:002019-08-29T11:55:11.509+02:00Amazzonia Il sole invernale a sud del Tropico del Capricorno tramonta poco prima delle 18. Lunedì a San Paolo alle 16 non c'era già più. La città è piombata in un'oscurità surreale. Non era un'eclissi, ma l'agonia dell'Amazzonia, a 2.700 chilometri di distanza, che bruciava come non era mai successo prima.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-essZzfDbYM0/XWegmeSoQWI/AAAAAAAAB-0/dJrxLDp3F78Te2z84YwMY_fKM4Kc7PlkgCLcBGAs/s1600/Amazzonia-incendi.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="755" data-original-width="1024" height="293" src="https://1.bp.blogspot.com/-essZzfDbYM0/XWegmeSoQWI/AAAAAAAAB-0/dJrxLDp3F78Te2z84YwMY_fKM4Kc7PlkgCLcBGAs/s400/Amazzonia-incendi.png" width="400" /></a></div>
<span itemprop="articleBody">Il 2019 sta battendo ogni record per gli
incendi nella foresta pluviale amazzonica. L'Istituto nazionale per la
ricerca spaziale del Brasile (Inpe), attraverso i satelliti ha rilevato
un aumento dell'83% dei roghi rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso: 73 mila incendi contro 40 mila. Il blackout che ha immobilizzato
San Paolo si è verificato a distanza di pochi giorni dal siluramento
del direttore dell'Inpe, Ricardo Galvão,
deciso dal presidente Jair Bolsonaro. La colpa dello scienziato, che ha
accusato il leader di comportarsi "come se fosse in un bar", è stata
quella di avere denunciato il vertiginoso aumento del tasso di
disboscamento dell'Amazzonia: il 67% in più rispetto al 2018.
Un'accelerazione che coincide con l'insediamento del presidente
populista.</span><br />
<span itemprop="articleBody"></span><span itemprop="articleBody">Soltanto lo scorso mese in Amazzonia sono
stati distrutti 2.253 km quadrati di vegetazione. Stiamo perdendo il più
grande polmone verde mondiale, e il governo Bolsonaro incoraggia la
deforestazione, tanto da avere unificato il ministero dell'Ambiente e
quello dell'Agricoltura. "È colpa delle Ong", ha attaccato invece il
presidente, salvo poi smentire per mancanza di prove. </span><br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WawGuEaEaGk/XWegsixKvLI/AAAAAAAAB-4/NUFyfkPRw9MbuVfKJ2efJthcbziPdtaZACLcBGAs/s1600/amzzonia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="560" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-WawGuEaEaGk/XWegsixKvLI/AAAAAAAAB-4/NUFyfkPRw9MbuVfKJ2efJthcbziPdtaZACLcBGAs/s400/amzzonia.jpg" width="400" /></a><span itemprop="articleBody"> </span>Il fatto che la deforestazione dell’Amazzonia sia aumentata da quando Bolsonaro è diventato presidente
non è un caso. L’ex generale ha ribadito più volte che bisogna sfruttare la foreste “<em>in modo ragionevole</em>” e, per questo motivo, ha rivisto alcune misure che, negli anni, avevano garantito l’esistenza e la sopravvivenza del <em>polmone verde</em>.
All’inizio del suo mandato ha deciso, per esempio, di affidare le
riserve indigene, che prime venivano gestite dalle popolazioni
autoctone, al ministero dell’Agricoltura il cui interesse principale è
far posto a coltivazioni come quelle della soia.<br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QYn7c8BMNBw/XWegzX_joYI/AAAAAAAAB-8/_jj89ak1A7IOsF6IoIJYfgw9n7OzEgCdQCLcBGAs/s1600/un-monossido-di-carbonio-incendi-Amazzonia-foresta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="381" data-original-width="678" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-QYn7c8BMNBw/XWegzX_joYI/AAAAAAAAB-8/_jj89ak1A7IOsF6IoIJYfgw9n7OzEgCdQCLcBGAs/s400/un-monossido-di-carbonio-incendi-Amazzonia-foresta.jpg" width="400" /></a>Bolsonaro ha poi una responsabilità indiretta. Come sottolinea <em>New Scientist</em>,
in Brasile c’è una legge che vieta ai proprietari terrieri di
disboscare più di un quinto dei loro possedimenti. Bolsonaro non ha
modificato questa legge ma – come ha scoperto Carlos Rittl che lavora
per Climate Observatory, un network di organizzazioni ambientali
brasiliane – da quando è diventato presidente le operazioni del governo
per assicurare l’applicazione di questa legge sono diminuite, da gennaio
ad aprile, del 70%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questa impunità avrebbe indotto molti proprietari terrieri a non
rispettare più il provvedimento e avrebbe quindi causato l’abbattimento di moltissimi alberi.Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-78914446467367052652018-12-13T20:31:00.001+01:002018-12-13T20:31:29.061+01:00Quando l'URSS salvava i ragazzi di strada<div class="_5pbx userContent _3576" data-ad-preview="message" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_2r">
COSI'
L'URSS SALVO' I RAGAZZI DALLE STRADE NEI DIFFICILI ANNI '20, DOPO LA
PRIMA GUERRA MONDIALE, LA GUERRA CIVILE E TUTTE LE CARESTIE DEL PERIODO<br />
<span class="tlid-translation translation"><span class="" title="">SO THE USSR SAVE THE BOYS FROM THE ROADS IN DIFFICULT YEARS '20, AFTER THE FIRST WORLD WAR, THE CIVIL WAR AND ALL THE CARESTIE OF THE PERIOD</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-RX3BdciMlZM/XBKwk9WLTsI/AAAAAAAAB8w/42qsaxspXEMTlXVf2ts0JzEY2lMyZFb9gCEwYBhgL/s1600/Orfani-Russia-Anni-20-.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="650" height="277" src="https://4.bp.blogspot.com/-RX3BdciMlZM/XBKwk9WLTsI/AAAAAAAAB8w/42qsaxspXEMTlXVf2ts0JzEY2lMyZFb9gCEwYBhgL/s400/Orfani-Russia-Anni-20-.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5c12b0e81db778a72981385">
Giunto
al potere il governo sovietico si trovò in una situazione a dir poco
disastrosa, un paese poverissimo, a causa di un' eredità pesantissima
lasciata dagli Zar, un paese feudale e poverissimo, una guerra
internazionale, la guerra civile interna<span class="text_exposed_show">. </span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5c12b0e81db778a72981385">
<span class="text_exposed_show"></span><span class="text_exposed_show">Dobbiamo ricordare che uno dei problemi più grandi da risolvere fu
sicuramente quello dei bambini di strada (</span><span class="text_exposed_show"><i>besprizornye</i> o <i>besprizorniki</i>). </span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5c12b0e81db778a72981385">
<span class="text_exposed_show">Le autorità pensarono subito
di creare degli istituti e comunità, che dovevano aiutare a reinserire
nella società tutti i ragazzini e riadattarli ad una vita "normale".<br />
All'inizio degli anni '20, il numero di bambini di strada nell'URSS
raggiunse il picco di 6-7 milioni e il problema divenne così acuto che
Vladimir Lenin si assunse la responsabilità personale di risolverlo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vFIkAB3S1qQ/XBKx3XkbskI/AAAAAAAAB9E/sQZ1R7mFSzUMefu-Zv4xLqZm03aMklwtQCEwYBhgL/s1600/Orfani-Russia-Anni-20-15.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="650" height="263" src="https://1.bp.blogspot.com/-vFIkAB3S1qQ/XBKx3XkbskI/AAAAAAAAB9E/sQZ1R7mFSzUMefu-Zv4xLqZm03aMklwtQCEwYBhgL/s400/Orfani-Russia-Anni-20-15.jpg" width="400" /></a></div>
L’idea di rieducare gli adolescenti difficili, assai diffusa allora in
Unione Sovietica, non era così facile da convertire in realtà: i
teppisti minorenni respingevano ogni forma di responsabilità e si
rifiutavano di studiare, si prendevano gioco degli insegnanti e
continuavano a comportarsi come prima, mettendosi a rubare oggetti e
viveri. Negli anni '20 e '30, sono state organizzate comunità speciali
per bambini senzatetto in cui hanno avuto l'opportunità di lavorare e
studiare. <br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-93hV3mStM7Q/XBKyE6e6fMI/AAAAAAAAB9M/RsFYiqulrl8_5t5BylQCRY4A7Kk-qggTwCEwYBhgL/s1600/Orfani-Russia-Anni-20-02.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="492" data-original-width="650" height="301" src="https://3.bp.blogspot.com/-93hV3mStM7Q/XBKyE6e6fMI/AAAAAAAAB9M/RsFYiqulrl8_5t5BylQCRY4A7Kk-qggTwCEwYBhgL/s400/Orfani-Russia-Anni-20-02.jpg" width="400" /></a></div>
L'eccezionale educatore sovietico, Anton Makarenko, che
ha lavorato in una di queste comunità, ha dato un enorme contributo
nell'aiutare i bambini di strada a riadattarsi alla società. Egli
infatti era convinto che il "reinserimento dell'uomo nella società
poteva avvenire con due strumenti: il lavoro e l'istruzione, che
dovevano dare le stesse opportunità a tutti e dove ognuno doveva
sentirsi partecipe nel dare il proprio contributo alla società".<br /> Il
governo sovietico spendeva enormi somme per costruire orfanotrofi, asili
e centri artigianali che tenevano occupati i bambini senzatetto. Varie
istituzioni pubbliche si sono concentrate sulla socializzazione degli
orfani e dei bambini di strada e hanno effettuato controlli regolari per
monitorare il modo in cui i bambini inseriti nelle famiglie si
adattavano alla vita familiare e, se possibile, impedivano loro di
scappare dalle loro nuove case. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WN9x3qtjz88/XBKyLDMAS8I/AAAAAAAAB9Q/DAseJDtlltov9fFiwLQYfTxliwKOmDY1QCEwYBhgL/s1600/Orfani-Russia-Anni-20-08.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="459" data-original-width="650" height="281" src="https://1.bp.blogspot.com/-WN9x3qtjz88/XBKyLDMAS8I/AAAAAAAAB9Q/DAseJDtlltov9fFiwLQYfTxliwKOmDY1QCEwYBhgL/s400/Orfani-Russia-Anni-20-08.jpg" width="400" /></a></div>
Lo sforzo di grande successo dell'Unione
Sovietica per ridurre il numero di bambini di strada è stato raggiunto
creando un efficace programma di riabilitazione. </span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5c12b0e81db778a72981385">
<span class="text_exposed_show">Purtroppo, con il
crollo dell'Unione Sovietica, la conseguente crisi economica degli anni
'90 e l'abuso diffuso di droghe e alcol, la Russia moderna ha visto una
rinascita nel numero di bambini senzatetto che sembra aver spazzato via i
progressi compiuti nel secolo precedente, costringendo la Russia
ricominciare tutto da capo.<br /> <br /> Fonti: <a data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fit.rbth.com%2Fsocieta%2F2017%2F03%2F03%2Fcosi-in-urss-si-salvavano-i-ragazzi-dalle-strade_712888%3Ffbclid%3DIwAR0A3EVvMuDUC3hdexU8n6TM4SBVBVc83nsINNmpu9NUyUzNGlIqLtpr1_Y&h=AT3xK4KkdYohiMrvOf8yLbX1ByUGMqrzyS-b-xsG6yTAcGFvDEzsRGWWBT6h2Ow79ZGBJ2vP3I_tB9Jnx6wvaKWFq5jqMON_I3RjvJe2ibHZ-ND2e5UiE89wgvzf148nJwBj_Rk" href="https://it.rbth.com/societa/2017/03/03/cosi-in-urss-si-salvavano-i-ragazzi-dalle-strade_712888?fbclid=IwAR0A3EVvMuDUC3hdexU8n6TM4SBVBVc83nsINNmpu9NUyUzNGlIqLtpr1_Y" rel="nofollow noopener" target="_blank"><span>https://it.rbth.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>societa/2017/03/03/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>cosi-in-urss-si-salvavano-i</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>-ragazzi-dalle-strade_7128</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>88</a><br /> <a data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.treccani.it%2Fenciclopedia%2Fanton-semenovic-makarenko%2F%3Ffbclid%3DIwAR16SMBCDq1gHYrOC6Z4nM-A_CiQBf7vD6BQDFfjT3ZZgU082H274wB2QX4&h=AT0IWhkJhIpWB-kOgB8wMrHFQsgos_Kqv7dActMZdEBALPF-N-0IA_2h-VhUU4nUmc7lzmly-6JVOjwgIfQAubL5GqJKIPBQOqj_vLHMx6DVbuxZkWJlEuC47VAjYox-m3xmvCA" href="http://www.treccani.it/enciclopedia/anton-semenovic-makarenko/?fbclid=IwAR16SMBCDq1gHYrOC6Z4nM-A_CiQBf7vD6BQDFfjT3ZZgU082H274wB2QX4" rel="nofollow noopener" target="_blank"><span>http://www.treccani.it/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>enciclopedia/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>anton-semenovic-makarenko/</a><br /> <a data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.sapere.it%2Fenciclopedia%2FMakarenko%252C%2BAnton%2BSem%25C3%25ABnovi%25C4%258D.html%3Ffbclid%3DIwAR3oQt-U6t8dsJ3jgezPMUz3a4oGg-wt3sZkj_YSQSOUbTZQ1m45Xpt3n8I&h=AT2kELbzEXS1tNE_F7YRiqLf_gsNW6fT30EEJOEIQw87N2jsKVN6FjcBVjIszJPaBk_cb01qGQbTBM3mtF9vQdbr-F38ikO7QBygpq8b0p3jomUjh9FvlWIqW9bWksYQSMbGjWk" href="http://www.sapere.it/enciclopedia/Makarenko%2C+Anton+Sem%C3%ABnovi%C4%8D.html?fbclid=IwAR3oQt-U6t8dsJ3jgezPMUz3a4oGg-wt3sZkj_YSQSOUbTZQ1m45Xpt3n8I" rel="nofollow noopener" target="_blank"><span>http://www.sapere.it/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>enciclopedia/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>Makarenko%2C+Anton+Semënovi</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>č.html</a><br /> <a data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.makarenko.it%2Fanton-semenovic-makarenko%2F%3Ffbclid%3DIwAR0X_nHq4DmfGK6UhWWtdVkZl_ynUzndWaqSaZ7toenXaDNpFKA6nZonWsQ&h=AT149rV5FfeoaQdQfn0t2HR7q4fOXltNTEWRcW47eWj20MOj-e7UE3vsjcWzux_b7JgUnk2YM1QxrJE8A4Nk4_LtWuHFO8dj_H-qnwMzKU1PiPw2Li_awW_RxxR9Sk8XQolIKd4" href="https://www.makarenko.it/anton-semenovic-makarenko/?fbclid=IwAR0X_nHq4DmfGK6UhWWtdVkZl_ynUzndWaqSaZ7toenXaDNpFKA6nZonWsQ" rel="nofollow noopener" target="_blank"><span>https://www.makarenko.it/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>anton-semenovic-makarenko/</a><br /><span> Vladimir Vasil’evic Morozov, Antologija reabilitacionno-pedagogice</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>skogo opyta, Paradigma Akademiceskij Proekt, Moskva 2005<br /> <a data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.docsity.com%2Fit%2Fla-pedagogia-scolastica-sovietica-anton-makarenko%2F2574583%2F%3Ffbclid%3DIwAR23n6FJWAwZ1nkF3PW1J-fqG4smO1J1medTLn1GH60SsU4-S-3utp_821w&h=AT0wG-59u-gT7ykIA2R6uWfJPFKzhTmQlzPPfDpM01m0JNDZtLgCTY_eEFj7Y3UyRikmo4aol3gSgfzuMk0fM77U9Xf9_RvyWqrT-1Cpyat_7g4U7xhESJMJBJOScT5ASnKl44c" href="https://www.docsity.com/it/la-pedagogia-scolastica-sovietica-anton-makarenko/2574583/?fbclid=IwAR23n6FJWAwZ1nkF3PW1J-fqG4smO1J1medTLn1GH60SsU4-S-3utp_821w" rel="nofollow noopener" target="_blank"><span>https://www.docsity.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>it/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>la-pedagogia-scolastica-sov</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>ietica-anton-makarenko/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>2574583/</a></span></div>
</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-12902901681461193602018-05-15T13:08:00.003+02:002018-05-15T13:08:37.359+02:00Palestina - Gaza - Ore di sangue<b><span style="color: red;">GAZA </span></b><br />
Le <b>vittime gazawi sono 59</b>,<b> più di 2000 i feriti</b>, <span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span>molti gravi colpiti alla testa e alle gambe.<br />
I soldati e i cecchini israeliani hanno aperto il fuoco sulla folla di palestinesi <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Israeli soldiers and snipers opened fire on the crowd of Palestinians, </span></span>riunitasi per manifestare contro l'apertura dell'ambasciata statunitense che Donald Trump ha spostato da Tel Aviv a Gerusalemme e per ricordare l'anniversario dei 70 anni dalla <em>Nakba</em>, la "catastrofe" dell'allontanamento forzato della popolazione palestinese dalle proprie terre al momento della nascita dello Stato di Israele.<br />
<br />
<a href="https://twitter.com/amnesty" target="_blank">Amnesty International</a> : "E' in atto una ripugnante violazione delle norme internazionali e dei diritti umani, configurabile nei crimini di guerra".<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-wnM-GzAZomo/Wvq-T1IPmFI/AAAAAAAAB6E/heVisQ5drgAiUqjxok_GRajmD0Th5U4JwCLcBGAs/s1600/gaza-17.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="608" data-original-width="980" height="247" src="https://3.bp.blogspot.com/-wnM-GzAZomo/Wvq-T1IPmFI/AAAAAAAAB6E/heVisQ5drgAiUqjxok_GRajmD0Th5U4JwCLcBGAs/s400/gaza-17.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-v46PU_aX490/Wvq-OSe8kUI/AAAAAAAAB6A/H8FTSZCO3RQy4g4Sgzkif8knPO6Vx7WWQCLcBGAs/s1600/Palestina-PC.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="660" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-v46PU_aX490/Wvq-OSe8kUI/AAAAAAAAB6A/H8FTSZCO3RQy4g4Sgzkif8knPO6Vx7WWQCLcBGAs/s400/Palestina-PC.png" width="400" /></a></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-XzTKWO9wrJI/Wvq_X7jY7PI/AAAAAAAAB6Y/XYmYQ_HRUssOZX_6Gdy1s3m3EXJ6cTXkgCLcBGAs/s1600/stop%2Bmassacre%2Bpalestine.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="720" height="282" src="https://3.bp.blogspot.com/-XzTKWO9wrJI/Wvq_X7jY7PI/AAAAAAAAB6Y/XYmYQ_HRUssOZX_6Gdy1s3m3EXJ6cTXkgCLcBGAs/s400/stop%2Bmassacre%2Bpalestine.jpg" width="400" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sKdUTbL0WFY/Wvq-nkPocNI/AAAAAAAAB6Q/5--dNN3JXTw7x67rpkbZX6SyU-EMKUN4gCLcBGAs/s1600/gaza-2-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="980" height="265" src="https://2.bp.blogspot.com/-sKdUTbL0WFY/Wvq-nkPocNI/AAAAAAAAB6Q/5--dNN3JXTw7x67rpkbZX6SyU-EMKUN4gCLcBGAs/s400/gaza-2-1.jpg" width="400" /></a></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-53649963393455689482018-04-19T19:14:00.002+02:002018-04-19T19:14:37.233+02:00Siria: l'aggressione firmata Stati Uniti, Francia e Regno Unito<h1>
<span style="font-size: small;">Siria, vescovo Aleppo: “Stanno facendo come in Iraq. Armi chimiche un pretesto”</span><span class="" id="result_box" lang="en"></span></h1>
<h1>
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span><span style="font-size: small;"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Syria, Bishop Aleppo: "They are doing as in Iraq.</span> <span>Chemical weapons a pretext "</span></span></span></h1>
<h1>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AOphB4GPegg/WtjNlFY-yZI/AAAAAAAAB4s/0_8ycmlvk0w9Vlw3V_vzTalxEbotJMadACLcBGAs/s1600/ASSAD-Bashar%2Bsyria.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="406" data-original-width="750" height="108" src="https://1.bp.blogspot.com/-AOphB4GPegg/WtjNlFY-yZI/AAAAAAAAB4s/0_8ycmlvk0w9Vlw3V_vzTalxEbotJMadACLcBGAs/s200/ASSAD-Bashar%2Bsyria.jpg" width="200" /></a><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span class="" id="result_box" lang="en"><span></span></span>“Sia fatta luce su tutto ed emerga la verità non come hanno fatto con
l’Iraq in cui hanno distrutto il Paese dicendo che c’erano le armi
chimiche. Così come hanno fatto con l’ Iraq lo stanno facendo ora con la
Siria. La gente lo ha capito, non è stupida”.. Lo ha detto il vescovo
caldeo di Aleppo e presidente della Caritas siriana, mons. <i>Antoine Audo</i>, manifestando forti dubbi sul fatto che Damasco abbia usato armi chimiche a Douma, nel Ghouta est.
“Come è possibile che Assad – ha aggiunto mons. Audo – abbia usato armi
chimiche per difendersi ? Non è logico. Gli americani e i russi usano
la Siria come pretesto per farsi la guerra e difendere i loro interessi
internazionali”.</span></span></h1>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9VOcNz5hmIA/WtjN9qQHF6I/AAAAAAAAB4w/M9O0oDiP0JoOGfFaQWW8QRVwZYdOZEvugCLcBGAs/s1600/No-war-in-Syria-protest-at-White-House1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-9VOcNz5hmIA/WtjN9qQHF6I/AAAAAAAAB4w/M9O0oDiP0JoOGfFaQWW8QRVwZYdOZEvugCLcBGAs/s400/No-war-in-Syria-protest-at-White-House1.jpg" width="400" /></a></div>
<h1>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Hk6MHNKCXvs/WtjOLk4hrGI/AAAAAAAAB44/pzKKF_DQkgEzv6eRz1nDweLcnt3DIH-TACLcBGAs/s1600/no%2Bwar%2Bsyria%2Bu.%2Bs..jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="212" data-original-width="238" height="356" src="https://3.bp.blogspot.com/-Hk6MHNKCXvs/WtjOLk4hrGI/AAAAAAAAB44/pzKKF_DQkgEzv6eRz1nDweLcnt3DIH-TACLcBGAs/s400/no%2Bwar%2Bsyria%2Bu.%2Bs..jpg" width="400" /></a><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></h1>
<h1>
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></h1>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-16998623587453398672018-02-10T18:09:00.003+01:002018-02-10T18:09:20.268+01:00Venezuela sotto attaccoChiunque oggi volesse prendere un volo per il <span class="_5afx"><span class="_58cl _5afz"></span><span class="_58cm">Venezuela</span></span>,
arrivare a Caracas, entrare in un ristorante e chiedere un piatto di
riso, nel 90% dei casi si sentirebbe rispondere "no hay", "non c'è", e
la stessa risposta la avremmo almeno per la metà dei cibi presenti nel
menù. <br /> Il primo pensiero sarebbe quello di dire che hanno ragione i
media nel raccontarci che alcuni prodotti scarseggiano per colpa di
Maduro, ma poi, aprendo le pagine di cronaca locale troveremmo foto ed
arti<span class="text_exposed_show">coli come questi, che sono solo la
punta di un iceberg gigantesco che si chiama guerra economica </span><span class="text_exposed_show"><span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class="">economic war</span></span>,
intrapresa contro il governo ed il popolo venezuelano per creare
malcontento.<br /> Sono solo 2 delle decine di sequestri che avvengono
giornalmente: rispettivamente 26 tonnellate e 3 tonnellate di riso
nascoste per venderlo a prezzo maggiorato o per esportarlo illegalmente
dove il guadagno supera il 1000%.<br /> Traffici, speculazione, guerra
economica, sanzioni, sono strategie già usate dagli Stati Uniti in molti
altri paesi per far cadere i governi a loro non graditi. </span><br /><span class="text_exposed_show"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Trafficking,
speculation, economic war, sanctions, are strategies already used by the
United States in many other countries to bring down unwelcome
governments.</span></span></span><br />
<br />
<a href="https://www.noticiascol.com/2018/01/31/incautan-3-toneladas-de-arroz-que-debian-ir-a-cabimas-pero-desviaron-a-las-pulgas/"><span class="text_exposed_show"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">https://www.noticiascol.com/2018/01/31/incautan-3-toneladas-de-arroz-que-debian-ir-a-cabimas-pero-desviaron-a-las-pulgas/</span></span></span></a><br />
<br />
<span class="text_exposed_show"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> </span></span></span><a href="https://laverdaddemonagas.com/incautaron-mas-de-26-toneladas-de-arroz-en-plena-avenida/"><span class="text_exposed_show"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">https://laverdaddemonagas.com/incautaron-mas-de-26-toneladas-de-arroz-en-plena-avenida/</span></span></span></a><br />
<br />
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-5csWhOJun0g/Wn8m8IfOHrI/AAAAAAAAB24/BmqmDID1QzUsEzguqexootL8MTAHhlJtACLcBGAs/s1600/venezuela%2Bmaduro%2Besercito.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="681" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-5csWhOJun0g/Wn8m8IfOHrI/AAAAAAAAB24/BmqmDID1QzUsEzguqexootL8MTAHhlJtACLcBGAs/s400/venezuela%2Bmaduro%2Besercito.jpg" width="283" /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-XI6SwAtPeRE/Wn8mrmcOalI/AAAAAAAAB20/kN33hZbQVIAN7se3eKuTsps5RABm9vP2ACLcBGAs/s1600/venezuela%2Bmaduro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="644" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-XI6SwAtPeRE/Wn8mrmcOalI/AAAAAAAAB20/kN33hZbQVIAN7se3eKuTsps5RABm9vP2ACLcBGAs/s400/venezuela%2Bmaduro.jpg" width="267" /></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-63570849890689254762017-12-28T22:08:00.000+01:002017-12-28T22:08:01.382+01:00Free Palestine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-u1ymfxK2zWM/WkVc9JfrfUI/AAAAAAAAB1Q/UgQ1w1MvibMCJOjUdS_wiF-aX7qmiNy7ACLcBGAs/s1600/palestine.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="442" data-original-width="690" height="127" src="https://1.bp.blogspot.com/-u1ymfxK2zWM/WkVc9JfrfUI/AAAAAAAAB1Q/UgQ1w1MvibMCJOjUdS_wiF-aX7qmiNy7ACLcBGAs/s200/palestine.jpg" width="200" /></a></div>
Ahed Tamimi, 16 anni, è stata arrestata <span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class="">she has been arrested </span></span>il 19 dicembre dalle forze di
occupazione israeliane nel villaggio di Nabi Saleh insieme alla madre,
Nariman, e alla cugina Nour, 20 anni, a seguito di una manifestazione
contro la decisione del presidente Trump di spostare l'ambasciata
statunitense a Gerusalemme.<br />
Il 27 dicembre è stato arrestato Munther
Amira, Coordinatore dei Comitati Popolari di Resistenza nonviolenta,
durante un<span class="text_exposed_show">a manifestazione che chiedeva
la liberazione delle donne della famiglia Tamimi. </span><br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-M9FdcpWfNbw/WkVcbX2hrYI/AAAAAAAAB1E/QUCAWlDsGVYkD19Z7s_hJfK8O_Y-UXorACLcBGAs/s1600/PSCC.logo.200px_400x400.gif.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-M9FdcpWfNbw/WkVcbX2hrYI/AAAAAAAAB1E/QUCAWlDsGVYkD19Z7s_hJfK8O_Y-UXorACLcBGAs/s200/PSCC.logo.200px_400x400.gif.png" width="200" /></a><span class="text_exposed_show">Il 28 dicembre, di mattina, sono
stati arrestati Manal Tamimi e Jamil Baghouti, mentre manifestavano a
loro volta davanti al carcere di Ofer per rivendicare libertà e
giustizia per i loro familiari e amici. Obiettivo di questa campagna di
repressione israeliana, che sta raggiungendo incredibili livelli di
violenza, sono le attiviste e gli attivisti della Resistenza popolare
non armata e nonviolenta (Popular Struggle Coordination Committee), che
sosteniamo da anni nella loro lotta per la libertà, la giustizia e la
dignità. </span><br />
<span class="text_exposed_show">Esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà e raccogliamo il
loro appello a sostenere - oggi più che mai - la Campagna per il
Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sazioni (BDS Italia) nei confronti
di Israele. </span><span class="text_exposed_show"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">We express all
our solidarity with them and we raise their appeal to support the
Campaign for Boycott, Divestment and Sanctions (BDS Italy) against
Israel.</span></span> </span><br />
<span class="text_exposed_show"><a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/freepalestine?source=feed_text&story_id=10210453097831637"><span class="_5afx"><span class="_58cl _5afz">#</span><span class="_58cm">FreePalestine</span></span></a> <a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/freeallpoliticalprisoners?source=feed_text&story_id=10210453097831637"><span class="_5afx"><span class="_58cl _5afz">#</span><span class="_58cm">FreeAllPoliticalPrisoners</span></span></a></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-aNar6cHOZVw/WkVbYqds_qI/AAAAAAAAB08/Ju3JDNHJoj4c7r8Fvy_hiYRSKZ682tjpACLcBGAs/s1600/free%2Bpalestine%2BTamimi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-aNar6cHOZVw/WkVbYqds_qI/AAAAAAAAB08/Ju3JDNHJoj4c7r8Fvy_hiYRSKZ682tjpACLcBGAs/s400/free%2Bpalestine%2BTamimi.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">lo sguardo fiero di Ahed Tamimi contro l'arroganza sionista</span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-12262179154179896742017-12-02T13:48:00.000+01:002017-12-05T11:09:48.937+01:00Nuovo golpe in Honduras? New coup d'etat in Honduras?<a href="https://4.bp.blogspot.com/-FI42cO6YpoU/WiKelYHvhbI/AAAAAAAABz8/l9UfNmFwLb4NeguLx9OymbbJmCSbiLjwgCLcBGAs/s1600/Honduras.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="856" data-original-width="1181" height="230" src="https://4.bp.blogspot.com/-FI42cO6YpoU/WiKelYHvhbI/AAAAAAAABz8/l9UfNmFwLb4NeguLx9OymbbJmCSbiLjwgCLcBGAs/s320/Honduras.gif" width="320" /></a><span itemprop="articleBody">Il 28 giugno dell’anno 2009, quando
l’Honduras imbocca una nuova strada, allontanandosi dal neoliberismo e
abbracciando il progressismo latinoamericano emergente in Sud America,
il presidente Manuel Zelaya subisce un colpo di Stato. Un golpe ordinato
da Washington ed eseguito dall’oligarchia, come accaduto in Paraguay e
Brasile; condotto dal Congresso e la Corte Suprema di Giustizia. </span><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">On June 28,
2009, when Honduras takes a new path, moving away from neoliberalism and
embracing the emerging Latin American progressivism in South America,
President Manuel Zelaya suffers a coup.</span> A coup ordered by Washington and performed by the oligarchy, as happened in Paraguay and Brazil; conducted by the Congress and the Supreme Court of Justice.</span><span itemprop="articleBody"><span itemprop="articleBody"></span></span><br />
Avvoltoi affini al potere del capitale,
dittature che vengono imposte con nuovi modelli operativi, che hanno il
centro logistico nel Congresso, la Corte Suprema di Giustizia e il
Tribunale Supremo Elettorale e, che sono manipolate dai media mainstream
egemonici, base per mantenere in vigore il sistema attuale, ingannando
la popolazione.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p3gw0MDXAtI/WiKgKb7-x-I/AAAAAAAAB0I/bRu8jeVXCi0Y4v-kNAcu5mBWCn829p0pgCLcBGAs/s1600/honduras1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-p3gw0MDXAtI/WiKgKb7-x-I/AAAAAAAAB0I/bRu8jeVXCi0Y4v-kNAcu5mBWCn829p0pgCLcBGAs/s400/honduras1.jpg" width="400" /></a></div>
L'Honduras, situato nel triangolo settentrionale dell'America
Centrale, come il Guatemala ed El Salvador, è uno dei tre paesi più
sfruttati dell'America Latina, negli ultimi decenni. Gli affari delle
multinazionali hanno portato a termine ecocidi che si sono conclusi con
lo sterminio di popoli interi. Comunità che sono costrette a emigrare
irregolarmente negli Stati Uniti perché il paese li obbliga. In
Honduras, le morti dei difensori dei diritti umani e dell'ambiente sono
uguali a quelle della Colombia. Le cifre sui femminicidi sono
travolgenti.<br />
Paese base nel traffico di droga dalla Colombia agli Stati Uniti, e
ci hanno raccontato la storia al contrario, quando ci hanno detto che
gli Stati Uniti hanno firmato un accordo per sradicarlo nel triangolo
settentrionale del Centroamerica con il Plan Alianza para la
Prosperidad: no, si cerca solo di militarizzare la zona e di lasciarla
sotto il controllo dei cricche criminali del governo, per consentire il
via libera al traffico di droga, di persone e allo sfruttamento
minerario; con la scomparsa e l’uccisione di chi si oppone, come in
Colombia con Plan Colombia e in Messico con Plan Mérida e Plan Frontera
Sur.<br />
E poi la mediatizzazione entra nell'attacco accusando le bande di
queste morti, quando si tratta di violenza istituzionale, e manipolano
la popolazione che, angosciata e senza capire nulla, chiede la pena di
morte per i paria. E il sipario si alza e il sipario si abbassa e si
svolge il gioco teatrale che allontana la popolazione dalle transazioni
del governo, dell'esercito e dell'oligarchia.<br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-l31Or96o62A/WiKg7ksjQOI/AAAAAAAAB0Q/2NjGv697MGsA6tAvFAs8S8ypfNyNs8FxQCLcBGAs/s1600/nasralla%2Bsalvador.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="700" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-l31Or96o62A/WiKg7ksjQOI/AAAAAAAAB0Q/2NjGv697MGsA6tAvFAs8S8ypfNyNs8FxQCLcBGAs/s400/nasralla%2Bsalvador.jpg" width="400" /></a>E usando la violenza delle
bande e il traffico di droga come scusa, creano basi militari
statunitensi in territorio latinoamericano, con l'unico scopo di
assediare coloro che, per amor di patria, cercano di liberare la loro
terra da ogni oppressione. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">And using gang
violence and drug trafficking as an excuse, they create US military
bases in Latin American territory, with the sole purpose of besieging
those who, out of love for their country, try to free their land from
all oppression.</span></span><br />
E così ci hanno trasformato in colonie
statunitensi, sconfitte e indifese.<br />
L'Honduras, il Guatemala ed El Salvador, dopo il Messico, sono i
paesi che più esportano la manodopera a basso costo negli Stati Uniti,
intere popolazioni sono costrette ad emigrare: per la violenza, la
mancanza di opportunità e perché cercano di salvare le loro vite e
svilupparsi. Migrazioni effettuate senza documenti e che le rendono
facili prede per il crimine organizzato.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; height: 478px; margin-left: 1em; text-align: right; width: 404px;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_xDsjSRUAEc/WiQD1fdrHCI/AAAAAAAAB0g/h6clrn3ojLEvNbbpZpWU0UuynSZSXnVYgCLcBGAs/s1600/golpe%2Bhondura%2Bunited%2Bstates.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="944" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-_xDsjSRUAEc/WiQD1fdrHCI/AAAAAAAAB0g/h6clrn3ojLEvNbbpZpWU0UuynSZSXnVYgCLcBGAs/s400/golpe%2Bhondura%2Bunited%2Bstates.jpg" width="392" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La signora a terra è una delle persone morte sotto i colpi della polizia
militare che sta sostenendo un ulteriore golpe della destra, la compagna militante Kimberly Dayanna Fonseca. </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: right;">
</div>
In Guatemala il licenziamento di Pérez Molina ha portato all'elezione
di un altro capo di nome Jimmy Morales, la popolazione ha votato a
favore di un altro carnefice. Serviva solo come spettacolo per la stampa
internazionale e da scusa per coloro che effettivamente controllano
l'area. Cambiano un burattino e ne mettono un altro.<br />
<div style="text-align: right;">
</div>
In Honduras le cose
stanno andando diversamente, la popolazione ha votato a favore di
Salvador Nasralla e deve difendere quel voto, scendendo in piazza e
chiedendo che la decisione venga rispettata.<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> In Honduras
things are going differently, the population has voted in favor of
Salvador Nasralla and must defend that vote, taking to the streets and
asking that the decision be respected.</span></span><br />
Non può permettere che la propria sovranità venga rubata, il popolo
honduregno deve difendere quel voto e non permettere un altro golpe
simile a quello di Zelaya.<br />
C'è molto in gioco, il popolo honduregno non
può lasciarsi sconfiggere, ha già tracciato un percorso, deve seguirlo, è
la via del progresso.<br />
Due anni fa, l'Honduras si riempiva di indignati che manifestavano
con le fiaccole, la lunga notte honduregna era piena di luce, di
resistenza, di persone risvegliate, di utopie e di libero arbitrio.<br />
Non devono lasciarsi sconfiggere, il popolo honduregno ha la forza,
la dignità, l'integrità e l'amore per resistere e non permettere agli
avvoltoi legati allo sfruttamento, alla manipolazione e allo sterminio,
di andare al governo.<br />
Devono mostrare all'attuale governo che il loro tempo è finito, che
l'Honduras si è svegliato e che difenderanno il loro diritto
costituzionale ad ogni costo. Per quelli che non ci sono più, per quelli
che ci sono e per quelli che verranno. È ora, il tempo è oggi.<br />
[ <span itemprop="articleBody"><i>Ilka Oliva Corado</i> ]</span><br />
<br /><span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="LA POLIZIA E I CORPI SPECIALI COBRA PASSANO DALLA PARTE DEL POPOLO, ma l'esercito no.
">LA POLICÍA Y LOS CUERPOS ESPECIALES DE COBRA PASAN DEL PUEBLO,</span></span><i><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="LA POLIZIA E I CORPI SPECIALI COBRA PASSANO DALLA PARTE DEL POPOLO, ma l'esercito no.
"> </span></span></i><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="LA POLIZIA E I CORPI SPECIALI COBRA PASSANO DALLA PARTE DEL POPOLO, ma l'esercito no.
">pero el ejército no.</span></span><i><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="LA POLIZIA E I CORPI SPECIALI COBRA PASSANO DALLA PARTE DEL POPOLO, ma l'esercito no.
"><br /></span></span></i><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="Nella notte un comunicato a sorpresa della polizia rifiuta di eseguire gli ordini e di reprimere il popolo facendo rispettare il coprifuoco deciso dal governo "golpista".
">Por la noche, un comunicado de la policía sorpresa se niega a ejecutar
las órdenes y reprimir a la gente mediante el cumplimiento del toque de
queda decidido por el gobierno "golpista".</span><span title="Poche ore fa il Tribunale Elettorale aveva proclamato vincitore, dopo 8 giorni di conteggi contestati e con blocchi del sistema informatico, l'attuale presidente alleato degli Stati Uniti.
">Hace unas horas, el Tribunal Electoral declaró al actual presidente
aliado de los Estados Unidos, después de 8 días de conteos impugnados y
con bloques del sistema de información.</span><span title="Le proteste di piazza avevano visto numerosi morti uccisi dalle forze militari mandate a reprimere.
">Las protestas callejeras habían causado numerosas muertes asesinadas por las fuerzas militares enviadas a reprimir.</span></span><i><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="Le proteste di piazza avevano visto numerosi morti uccisi dalle forze militari mandate a reprimere.
"><br /></span><span title=""Esprimiamo il nostro malessere contro il Governo per la crisi in corso.
">"Expresamos nuestra inquietud contra el gobierno por la crisis actual.</span><span title="Il nostro popolo è sovrano e noi rispondiamo al popolo, e pertanto non possiamo opporci ad esso reprimendo i suoi diritti.
">Nuestra gente es soberana y respondemos a las personas, y por lo tanto no podemos oponernos a ella reprimiendo sus derechos.</span><span title="Siamo anche noi esseri umani ed abbiamo diritto alla libera espressione.
">También somos seres humanos y tenemos derecho a la libre expresión.</span><span title="Chiediamo al governo honduregno una immediata soluzione alla crisi.
">Exigimos una solución inmediata a la crisis por parte del gobierno hondureño.</span><span title="Questo non è dovuto a nostri ideali politici o a rivendicazioni di categoria, ma per discordanza per quanto sta succedendo.
">Esto no se debe a nuestros ideales políticos o reclamos de categorías, sino a la discordia por lo que está sucediendo.</span><span title="Sosteniamo che si recuperi per il nostro popolo pace e tranquillità il più presto possibile".
">Mantenemos que recuperamos la paz y la tranquilidad para nuestra gente lo antes posible ".</span><span title="DIREZIONE GENERALE DELLA POLIZIA NAZIONALE
">DIRECCIÓN GENERAL DE POLICÍA NACIONAL</span><span title="DIREZIONE NAZIONALE DELLE FORZE SPECIALI">DIRECCIÓN NACIONAL DE FUERZAS ESPECIALES</span></span></i></span><br />
<br />
<span style="color: blue;"><a href="https://www.telesurtv.net/news/Parte-de-las-fuerzas-de-seguridad-de-Honduras-inician-paro-20171204-0062.html"><span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="es"><span title="DIREZIONE NAZIONALE DELLE FORZE SPECIALI">https://www.telesurtv.net/news/Parte-de-las-fuerzas-de-seguridad-de-Honduras-inician-paro-20171204-0062.html</span></span></span></a></span>Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-56043362917289273252017-11-02T20:35:00.001+01:002017-11-02T20:35:19.078+01:00Con Maduro, con il Venezuela Sequestrati 2 miliardi e 300 milioni di bolivares alla frontiera con la
Colombia che alimentavano il contrabbando di valuta per impoverire il
Venezuela di banconote.<br />
<span class="" id="result_box" lang="es"><span class="">Incautaron 2 mil
millones y 300 millones de bolívares en la frontera con Colombia, lo
que alimentó el contrabando de divisas para impedir los billetes de
Venezuela.</span></span><br /> Arrestati anche 11 alti dirigenti della industria del petrolio statale PDVSA, trafugavano 15 mila barili di petrolio al giorno.<br />
El fiscal general de la República Tarek William Saab informó este jueves
que en las últimas horas han sido aprehendidas 11 personas involucradas
con el desfalco a la Faja Petrolífera del Orinoco.<br />
La lotta contro infiltrati, speculatori e corrotti ha preso vigore dopo
la fuga all'estero della procuratrice Ortega; lei afferma di essere una
perseguitata politica, ma sui c<span class="text_exposed_show">onti alle Bahamas con 6 milioni di dollari, finora non ha fornito spiegazioni.</span><br />
<br />
<a href="http://www.laiguana.tv/articulos/72376-saab-prehendidas-11-personas-desfalca-faja-petrolifera-orinoco"><span class="text_exposed_show">http://www.laiguana.tv/articulos/72376-saab-prehendidas-11-personas-desfalca-faja-petrolifera-orinoco</span></a><br />
<br />
<a href="https://www.conelmazodando.com.ve/2-300-millones-de-bs-de-billetes-nuevos-incautados-por-ceofanb-en-la-frontera/"><span class="text_exposed_show">https://www.conelmazodando.com.ve/2-300-millones-de-bs-de-billetes-nuevos-incautados-por-ceofanb-en-la-frontera/</span></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vjh29lbJkxs/WftyBZRVF_I/AAAAAAAABzI/vftHbv9yRQULP8ZjmEvw7mPaebZX_-0FwCLcBGAs/s1600/Billetes-.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="696" height="183" src="https://1.bp.blogspot.com/-vjh29lbJkxs/WftyBZRVF_I/AAAAAAAABzI/vftHbv9yRQULP8ZjmEvw7mPaebZX_-0FwCLcBGAs/s320/Billetes-.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-I7x0s_peqw0/WftyjOVMfcI/AAAAAAAABzQ/A7sMl7tgxFYldShtntfvfoeAO8yzrZ40wCLcBGAs/s1600/PDVSA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="700" height="196" src="https://4.bp.blogspot.com/-I7x0s_peqw0/WftyjOVMfcI/AAAAAAAABzQ/A7sMl7tgxFYldShtntfvfoeAO8yzrZ40wCLcBGAs/s320/PDVSA.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YRzQvPoqSRU/WftzMEl-8eI/AAAAAAAABzY/E7rAbwX33e47NV_2kK5Ta7k-vxnusC5uACLcBGAs/s1600/venezuela-nicolas-maduro-10-08-2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="928" data-original-width="1500" height="393" src="https://3.bp.blogspot.com/-YRzQvPoqSRU/WftzMEl-8eI/AAAAAAAABzY/E7rAbwX33e47NV_2kK5Ta7k-vxnusC5uACLcBGAs/s640/venezuela-nicolas-maduro-10-08-2017.jpg" width="640" /></a></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-77279068027032270842017-08-21T21:04:00.001+02:002017-08-21T21:04:12.235+02:00Venezuela - il coraggio del popolo chavista<span itemprop="articleBody">Gli USA hanno lanciato una feroce guerra
non convenzionale contro i governi rivoluzionari e progressisti ed i
movimenti popolari della nuestra America. </span><br /><span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">The US has
launched a fierce unconventional war against the revolutionary and
progressive governments and the popular movements of our America.</span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2O8h8vVQvto/WZss3dT2-JI/AAAAAAAABxU/Aq57A5gisgEcmJL1LI36VmQjpHBE2WkJACLcBGAs/s1600/venezuela%2Bno%2Bfascismo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="600" height="232" src="https://1.bp.blogspot.com/-2O8h8vVQvto/WZss3dT2-JI/AAAAAAAABxU/Aq57A5gisgEcmJL1LI36VmQjpHBE2WkJACLcBGAs/s400/venezuela%2Bno%2Bfascismo.jpg" width="400" /></a></div>
<span itemprop="articleBody">La vecchia dottrina militare
del Pentagono anche conosciuta come guerra di quarta generazione, si è
nutrita e sviluppata con le recenti esperienze come le "rivoluzioni
colorate" e la "primavera araba". L'obiettivo principale dell'attacco è
il Venezuela bolivariano, contro cui l'Impero, ed i governanti della
regione che lo servono, scatenano la loro furia e frustrazione.<br />
Dopo un'offensiva di mesi per rovesciare il governo del presidente
Nicolás Maduro, Trump ha dichiarato che "non esclude l'opzione militare"
in Venezuela in mezzo a bravate contro la Corea del Nord e aver
attizzato un grave conflitto internazionale. Grazie al raptus bellicista
del magnate, i governi che lo accompagnano nella crociata
anti-venezuelana, si sono visti costretti a rifiutare una soluzione
militare e a ribadirlo durante il tour del vice presidente Mike Pence
per la regione. Diretto a chiudere l'assedio contro la patria di
Bolivar, Pence ha dovuto dedicarlo, in parte, al controllo dei danni
dopo l'allarme originato dall'avventurosa dichiarazione del suo capo.
Benché con tre giorni di ritardo, persino i controrivoluzionari della
MUD hanno dovuto rilasciare una risibile condanna.<br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-8ev75d4bcsI/WZstChBZrEI/AAAAAAAABxY/t84MES359z8eo8u4ufR5ljXJvBSomfGWwCLcBGAs/s1600/venezuela%2Bchavez.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="466" data-original-width="480" height="387" src="https://4.bp.blogspot.com/-8ev75d4bcsI/WZstChBZrEI/AAAAAAAABxY/t84MES359z8eo8u4ufR5ljXJvBSomfGWwCLcBGAs/s400/venezuela%2Bchavez.jpg" width="400" /></a></div>
Maduro, buon conoscitore della prepotenza dell'impero, ha risposto con
fermezza e con una gigantesca marcia chavista per la pace e con la
realizzazione un'esercitazione civico-militare armata in tutte le zone
di difesa integrale per il 26 ed 27 luglio. Il Venezuela ha centinaia di
migliaia di combattivi miliziani volontari, oltre alla ben addestrate
ed armate unità regolari.<br />
Il chavismo ha sconfitto in due decenni, uno dopo l'altro, tutti i
tentativi di porre fine alla sua esperienza di trasformazione,
liberazione nazionale e sociale e d'impulso alla unità ed integrazione
latino-caraibica.<br />
<span itemprop="articleBody"></span><span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Chavism defeated
in two decades, one after the other, all attempts to end its experience
of transformation, national and social liberation, and impetus to unity
and Latin-Caribbean integration.</span></span> </span><br />
<span itemprop="articleBody">Una delle più creative e rivoluzionarie che ci siano
state nel mondo. La pace ed il rispetto della democrazia partecipativa e
protagonista è parte fondamentale della sua filosofia. Voti sì,
proiettili no, il suo slogan.<br />
Il più recente sforzo di destabilizzazione della destra interna è
inquadrato nell'Operation Freedom 2 Venezuela del Comando Sud delle
forze armate yankee.</span><br />
<span itemprop="articleBody"></span><span itemprop="articleBody">Dopo quattro mesi di violenza fascista,
dando fuoco a 29 persone, di cui 9 sono morte; all'ossessivo incendio di
ospedali ed asili, magazzini alimentari e di medicine, beni pubblici,
uffici governativi e centinaia di </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-6-xHi9pC0UE/WZstxz1dhmI/AAAAAAAABxg/eSGjUZg6DV0yKEFxgnBObfScb1Bf8E-bwCLcBGAs/s1600/venezuela%2Bmaduro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="354" data-original-width="630" height="223" src="https://2.bp.blogspot.com/-6-xHi9pC0UE/WZstxz1dhmI/AAAAAAAABxg/eSGjUZg6DV0yKEFxgnBObfScb1Bf8E-bwCLcBGAs/s400/venezuela%2Bmaduro.jpg" width="400" /></a></div>
negozi privati, la destra ha subito
una grave sconfitta con le elezioni per l'Assemblea Nazionale
Costituente ed i decreti che questa già emette. Ottenendo più di otto
milioni di voti il chavismo è stato molto vicino a raggiungere la sua
massima votazione storica e l'opposizione è rimasta demoralizzata.<br />
Al punto che, senza soluzione di continuità, è passata dalla violenza
fascista e dall'affermare che non avrebbe lasciato le strade "sino
all'abbandono di Maduro" ad iscrivere, in tutta fretta, 196 candidati
per le elezioni regionali.<br />
La destra è antidemocratica per natura, ma nella sua strategia si
appella soprattutto al golpismo senza lasciare il percorso elettorale.<br />
<span itemprop="articleBody"></span><span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">The right is
undemocratic by nature, but in its strategy it is especially appealing
to golpismo without leaving the electoral process.</span></span></span><br />
<span itemprop="articleBody"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span>Se perde alle urne, grida alla frode; ma se vince, s'insuperbisce e
cerca con tutti i mezzi d'imporre la sua agenda neoliberale subordinata a
Washington ed al capitale internazionale.<br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-HGCW5TfnAxQ/WZsul7wfixI/AAAAAAAABxo/5ziwhklperU05ug9TSKyKud-X_AKmez8gCLcBGAs/s1600/venezuela%2Bcostituente%2Bpueblo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://3.bp.blogspot.com/-HGCW5TfnAxQ/WZsul7wfixI/AAAAAAAABxo/5ziwhklperU05ug9TSKyKud-X_AKmez8gCLcBGAs/s400/venezuela%2Bcostituente%2Bpueblo.jpg" width="400" /></a></div>
Con un salto mortale, si volge ora verso le elezioni poiché il chavismo
gli ha strappato la strada, da luglio, dove ora è incapace di riunire
più di quattro gatti, come si è visto nella famosa "presa del Venezuela"
o nell' "ora zero" che si supponeva avesse dovuto soffrire il governo
chavista il 30 luglio. Tuttavia l'Operazione David, smantellata dalle
forze armate e dai servizi di sicurezza bolivariani dimostra che ci
possono essere nuovi sussulti di violenza disperata.<br />
Per quanto gli USA e le forze del neoliberismo e gli antipatria
insistano, su scala internazionale, nel sostenere la controrivoluzione.
Per quanto più che le corporazioni della mafia mediatica continuino
spargendo le più assurde e sballate menzogne sulla Rivoluzione
Bolivariana. Anche se il capitale finanziario e la destra interna
continuano la crudele guerra economica. Niente di tutto questo potrà
piegare l'appoggio del popolo venezuelano al suo governo costituzionale.
Ed è il decisivo. Il Venezuela, inoltre, non è solo come dimostrano la
recente visita a Cuba del presidente Maduro e le crescenti espressioni
di solidarietà ricevute da popoli e governi indipendenti.<br />
<br />
<span itemprop="articleBody">[</span><span itemprop="articleBody"><span itemprop="articleBody"><em>di Angel Guerra Cabrera - Cubainformazione</em>]<em><a href="http://www.cubainformazione.it/?p=25897#more-25897" target="_blank"><br /></a></em></span></span>Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-17150431902330797162017-08-02T13:41:00.000+02:002017-08-02T13:41:30.119+02:00Today, is the beginning of the endOggi, è l'inizio della fine.<br />
<span class="short_text" id="result_box" lang="es"><span class="">Hoy</span><span>, es el</span> <span>principio de final.</span></span><br />
<br />
<span class="short_text" id="result_box" lang="es"><span></span></span>It’s <a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/overshoot?source=feed_text&story_id=10155176909153300"><span class="_5afx"><span class="_58cl _5afz">#</span><span class="_58cm">Overshoot</span></span></a> Day - the date when humanity's demand on nature exceeds what Earth can regenerate over the entire year!<br />
<br />
Oggi è l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui finiscono ufficialmente
le risorse terrestri disponibili per l'anno in corso e cominciamo a
“campare” sulle spalle delle generazioni future. <br />
<br />
Oggi cade <a href="http://www.overshootday.org/newsroom/press-release-italian/" target="_blank">Earth Overshoot Day 2017</a>, il "Giorno del sovrasfruttamento della Terra", che rappresenta la data in cui <strong>l'umanità
ha simbolicamente consumato tutte le risorse terrestri disponibili per
l'anno in corso, portando il Pianeta "in deficit"</strong>.<br />
Da oggi si quindi può davvero parlare di <strong>sovraconsumo umano del Pianeta</strong>, dato un prelievo superiore a quanto la Terra non riesca naturalmente a rigenerare durante l'anno (la cosiddetta "<strong>biocapacità</strong>").<br />
In pratica attraverso le pratiche agricole intensive, la pesca
eccessiva, la deforestazione, l'eccessivo utilizzo di acqua,
l'estrazione di combustibili fossili e le relative emissioni di gas
serra, il consumo di suolo per allevamento e attività antropiche,...etc.
<strong>è come se oggi avessimo finito le risorse che la Terra è in grado di rigenerare nell'intero anno solare</strong>, quando invece alla fine del 2017 mancano ancora 5 mesi.<br />
Il consumo umano di risorse naturali avviene oggi con <strong>un tasso di prelievo 1,7 volte più veloce rispetto alla capacità naturale degli ecosistemi di auto-rigenerarsi</strong>, determinando quindi un teorico momento dell'anno in cui <strong>questo prelievo va a superare la biocapacità naturale terrestre</strong>: questo è appunto l'Earth Overshoot Day, la cui data nel corso degli anni sta man mano anticipando.<br />
<strong>È come se oggi ci servissero 1,7 pianeti per soddisfare il nostro fabbisogno attuale di risorse naturali</strong>, una situazione evidentemente simbolica che però rende bene l'idea dell'attuale <strong>sovrasfruttamento umano delle risorse del Pianeta</strong>: e i costi di questo crescente "<strong>squilibrio ecologico</strong>"
sono sempre più evidenti ed intensi, sotto forma di siccità, scarsità
di acqua dolce, erosione del suolo e dissesto idrogeologico, perdita di
biodiversità, <a href="https://www.reteclima.it/cambiamento-climatico-tribunali-ed-assicurazioni/" target="_blank">cambiamento climatico</a> <strong>per accumulo di gas serra nell’atmosfera</strong>.<br />
Secondo i calcoli del <strong>Global Footprint Network</strong>,
l'Organizzazione di ricerca internazionale che ha strutturato il metodo
di misura dell’Impronta Ecologica ("Ecological Footprint") per il
calcolo del consumo umano delle risorse naturali, <a href="https://www.reteclima.it/8-agosto-2016-overshoot-day-2016-oggi-la-terra-sovrasfruttamento/" target="_blank">nel 2016 l'Earth Overshoot Day era caduto l’8 agosto</a>, invece <a href="https://www.reteclima.it/overshoot-day-2015-quando-le-risorse-della-terra-finiscono/" target="_blank">nel 2015 era caduto il 13 agosto</a>, <a href="https://www.reteclima.it/earth-overshoot-day-2010-finite-le-risorse-che-la-terra-puo-regalarci-in-un-anno/" target="_blank">nel 2010 il 21 di agosto</a>, nel 2000 era caduto a fine settembre.<br />
<br />
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-57267652269057629112017-07-01T12:54:00.003+02:002017-07-01T12:54:38.189+02:00Croazia: difesa di Piazza Tito, difesa dell'antifascismo<b><span style="color: blue;"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Croatia: defense of Tito Square, defense of anti-fascism.</span></span></span></b><br />
<br />
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ki78_syCqi8/WVd-vI67SaI/AAAAAAAABwI/bVf6ps6De0cRHoNeSJphLkZW3WWflPxcACLcBGAs/s1600/Croazia-difesa-di-Piazza-Tito-difesa-dell-antifascismo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="1500" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ki78_syCqi8/WVd-vI67SaI/AAAAAAAABwI/bVf6ps6De0cRHoNeSJphLkZW3WWflPxcACLcBGAs/s400/Croazia-difesa-di-Piazza-Tito-difesa-dell-antifascismo.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<h3>
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Intellettuali, politici, attivisti e cittadini si sono riuniti in
Piazza Maresciallo Tito a Zagabria: per impedirne il cambio di nome,
per ribadire i valori dell'antifascismo contro una destra radicale
dilagante.</span><span style="font-weight: normal;"><span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span><span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> </span></span><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Intellectuals,
politicians, activists and citizens gathered at Piazza Tus Maresciallo
in Zagreb: to prevent the change of name, to reiterate the values of
anti-fascism against a racial radical right.</span></span></span></span></h3>
<div class=" text-LEFT">
Lo scorso 22 giugno, in occasione del Giorno della
lotta antifascista, circa un migliaio di persone si sono radunate in
piazza maresciallo Tito nel centro di Zagabria per celebrare questa
ricorrenza, ma anche per manifestare il proprio<b> dissenso </b>contro
l’ennesimo tentativo di cambiare il nome della piazza. </div>
Così per la prima
volta - contemporaneamente alla commemorazione ufficiale che si tiene
ogni anno a Brezovica, nei pressi di Sisak, dove il 22 giugno 1941 gli
antifascisti croati organizzarono la prima insurrezione armata contro le
truppe di occupazione naziste e fasciste - questa ricorrenza è stata
celebrata anche nella piazza dedicata al maresciallo Tito.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PecgqZxaAkA/WVd-07gBkeI/AAAAAAAABwM/cAJzX6I0XwQ4XCfb5FpZk8PPfKyxUrwYwCLcBGAs/s1600/jugoslavia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="184" data-original-width="275" height="214" src="https://2.bp.blogspot.com/-PecgqZxaAkA/WVd-07gBkeI/AAAAAAAABwM/cAJzX6I0XwQ4XCfb5FpZk8PPfKyxUrwYwCLcBGAs/s320/jugoslavia.jpg" width="320" /></a></div>
<div class=" text-LEFT">
La
manifestazione, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti
dell’opposizione e intellettuali croati, è stata organizzata da varie
associazioni della società civile in segno di protesta contro la
richiesta – avanzata in seno al consiglio comunale di Zagabria da un
nuovo partito fondato dal controverso ex ministro della Cultura Zlatko
Hasanbegović insieme alla deputata Bruna Esih – di rinominare la piazza
intitolata al leader jugoslavo Josip Broz Tito.</div>
<div class=" text-LEFT">
Nonostante
i pochi seggi aggiudicatisi nell’assemblea cittadina alle recenti
elezioni amministrative, i voti del gruppo di Hasanbegović sono
essenziali per formare una maggioranza che garantisca al rieletto
sindaco Milan Bandić di governare tranquillamente per i prossimi quattro
anni.</div>
<div class=" text-LEFT">
Hasanbegović e Esih, che rappresentano
una forza di estrema destra distaccatasi dal partito al potere (HDZ),
hanno costruito la propria campagna per le elezioni amministrative sulla
retorica anticomunista, perorando la necessità di rinominare la piazza
maresciallo Tito con una delibera del consiglio comunale. Il sindaco
Bandić, dal canto suo, resta fermo nella sua intenzione di indire un
referendum sulla questione, probabilmente contando sul fatto che alle
urne sia improbabile si rechi il 50% più uno degli aventi diritto al
voto, necessario affinché il risultato sia considerato valido.</div>
<div class=" text-LEFT">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-SFaUIj3TFMc/WVd--Ky58MI/AAAAAAAABwQ/r-pwrF_DQyUn6fkd1hhqeN_VepKfUakuACLcBGAs/s1600/Tito%2Bmaresciallo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1200" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-SFaUIj3TFMc/WVd--Ky58MI/AAAAAAAABwQ/r-pwrF_DQyUn6fkd1hhqeN_VepKfUakuACLcBGAs/s320/Tito%2Bmaresciallo.jpg" width="320" /></a>Negli
anni, Bandić si è dimostrato molto abile nel combinare il sostegno alle
organizzazioni antifasciste con quello alla destra radicale. </div>
<div class=" text-LEFT">
Ciò
che ha spinto i cittadini a riunirsi in piazza maresciallo Tito è stata
proprio la percezione di questa minaccia che incombe sull’intero
lascito della <b>lotta antifascista</b>. Una minaccia concretizzatasi nel
discorso tenuto da Hasanbegović a Jazovka.</div>
<div class=" text-LEFT">
”Questo
luogo sinistro ricorda il carattere criminale del comunismo jugoslavo
che nel 1945 fu imposto al popolo croato contro la sua volontà […] E
proprio questo apocrifo ovvero la festa nazionale del 22 giugno è
l’occasione giusta per ricordare ancora una volta un fatto ben noto […]
lo stato croato moderno è sorto unicamente dalla volontà nazionale della
nostra generazione e dalla vittoria nella Guerra patriottica
(1991-1995), che è anche una vittoria sui successori spirituali e reali
degli esecutori (del massacro) di Jazovka”, ha detto Hasanbegović,
aggiungendo: “È nostro dovere politico, statale e legislativo annullare
il 22 giugno come festa nazionale e come fonte di una discordia del
tutto inutile in seno al popolo croato, facendo sì che finalmente si
creino i presupposti per una vera riconciliazione nazionale, che può
basarsi unicamente sulla verità”.</div>
<div class=" text-LEFT">
Hasanbegović è
noto per le sue posizioni anticomuniste e per le critiche
all’antifascismo, nonché per la sua propensione a relativizzare i
crimini del regime ustascia. Tant’è che già da studente aderì al
movimento neonazista, scrivendo pamphlet nostalgici per la rivista
filoustascia “Lo Stato Indipendente Croato”.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-BwECOEgcvOQ/WVd_FemQXTI/AAAAAAAABwU/BqnKscycAnwWfrvFSgZCPs4SUvOfoG5SACLcBGAs/s1600/square%2BTito.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="600" height="292" src="https://4.bp.blogspot.com/-BwECOEgcvOQ/WVd_FemQXTI/AAAAAAAABwU/BqnKscycAnwWfrvFSgZCPs4SUvOfoG5SACLcBGAs/s400/square%2BTito.jpg" width="400" /></a></div>
<div class=" text-LEFT">
Tito occupa un posto simbolico (nella memoria collettiva) come leader del
movimento antifascista e fondatore di uno stato socialista che portò
modernizzazione e progresso nei vari ambiti della vita economica,
sociale e culturale – industrializzazione, elettrificazione,
innalzamento degli standard di vita, modernismo nell’arte e
nell’architettura, progresso scientifico, notevole miglioramento del
sistema sanitario e di protezione sociale, aumento del tasso di
alfabetizzazione e di scolarizzazione, innalzamento del livello medio di
istruzione, risoluzione della questione abitativa.</div>
<div class=" text-LEFT">
Molti
cittadini croati ritengono che la rimozione dell’intitolazione di una
delle piazze centrali di Zagabria a Josip Broz Tito rappresenterebbe
l’atto finale di una lunga serie di rinominazioni delle vie e piazze in
tutta la Croazia che fino agli anni Novanta portavano i nomi di uomini
politici e intellettuali dell’epoca socialista, nonché di combattenti e
battaglioni partigiani.</div>
<div class=" text-LEFT">
Animato da canti
partigiani jugoslavi e croati, ma anche dalle note di “Ay, Carmela” e
“Bella Ciao”, il raduno organizzato in piazza maresciallo Tito ha visto
la presenza di numerosi esponenti dell’opposizione di sinistra, nonché
di simpatizzanti del regime jugoslavo e dello stesso Tito. Oltre alle
bandiere di “Radnička fronta”, un piccolo partito della sinistra
radicale, e quelle della Lega dei comunisti di Jugoslavia, in piazza
sventolavano numerosi striscioni, alcuni dei quali dal sapore ironico. A
rivolgersi ai presenti, tra i quali c’era anche il celebre allenatore
di pallanuoto Ratko Rudić, sono stati alcuni intellettuali e attivisti
di spicco.</div>
<div class=" text-LEFT">
“<b>L’antifascismo non ha alternative.
Non ne ha avute nel 1941, non ne ha nemmeno oggi […] Il fascismo fu un
periodo buio, nient’altro che buio. Un male assoluto, espressione
dell’odio verso tutto ciò che è umano, diverso</b>”, ha dichiarato
l’attivista femminista Marijana Bijelić, parlando dei pericoli delle
tendenze fasciste odierne.</div>
<div class=" text-LEFT">
Hrvoje Klasić,
docente di Storia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di
Zagabria, ha fatto notare che anche il primo presidente della Croazia
indipendente Franjo Tuđman fu membro del movimento antifascista guidato
da Tito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-c7Af5GvNsyw/WVd_MIIniMI/AAAAAAAABwY/TciR6-8K0gIp57Agra2xcyJRJRNTRGsEgCLcBGAs/s1600/Tito.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="162" data-original-width="287" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-c7Af5GvNsyw/WVd_MIIniMI/AAAAAAAABwY/TciR6-8K0gIp57Agra2xcyJRJRNTRGsEgCLcBGAs/s400/Tito.jpg" width="400" /></a></div>
<div class=" text-LEFT">
“Rade Končar, Nada Dimić, Josip Kraš,
Ivo Lola Ribar non sono solo nomi delle fabbriche, sono i nomi degli
eroi nazionali croati, ai quali la società rese omaggio nel 1945
intitolando loro fabbriche, vie,…Nel 1991 quella stessa società decise
di punirli – da un giorno all’altro da eroi divennero criminali. Molti
ne sono responsabili, compreso il loro compagno di partito Franjo
Tuđman, che non avrebbe dovuto permettere che ciò accadesse, e lo stesso
vale per Janko Bobetko e Martin Špegelj [ex generali dell’Armata
popolare jugoslava, tra i principali protagonisti della guerra di
indipendenza croata]. Ma c’è comunque qualcosa che li lega a Nada Dimić e
Rade Končar – tutti fecero parte dello stesso movimento di resistenza
organizzato e vittoriosamente guidato da Tito”, ha detto Klasić.</div>
<div class=" text-LEFT">
Snježana
Banović, nota critica teatrale che si è occupata tra l’altro di teatro
del periodo ustascia, ha citato i nomi di numerosi attori e
professionisti del teatro uccisi durante la Seconda guerra mondiale per
mano degli ustascia. “Credo che oggi tutti sappiamo che ci sono limiti
che non si oltrepassano e linee dalle quali non si indietreggia. Oggi
quella linea è questa piazza che porta il nome del maresciallo Tito da
71 anni e lo porterà per almeno dieci volte tanto. La piazza maresciallo
Tito è barometro e polso di Zagabria che mostra quanto questa città si
ricorda del proprio passato eroico. Una città che si vergogna del
proprio passato partigiano è condannata all’oblio, ossia a morte”, ha
concluso Banović.</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-84279461596342444512017-05-30T19:33:00.003+02:002017-05-30T19:33:42.029+02:00Grand RiverFase calante di un'estate rancida, nel mezzo di un paese guasto.<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> </span></span><br />
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">Waning phase of a rancid summer, in the middle of a dead country.</span></span><br />
<br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH-2qSa_YI/AAAAAAAAARE/qlh2f92uOlc/s1600-h/grand+river.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" height="400" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5215730058489691522" src="https://4.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH-2qSa_YI/AAAAAAAAARE/qlh2f92uOlc/s400/grand+river.jpg" style="float: left; margin: 0px 10px 10px 0px;" width="266" /></a><br />
<div>
Mettersi in viaggio è il miglior cardiotonico. </div>
<div>
<div>
<div>
<div>
<div>
Mettersi in viaggio allontana la tristezza. </div>
<div>
Mettersi in viaggio evita il peggio per il rotto della cuffia. </div>
<br />
<div>
Ogni
volta che lo afferra la voglia di sparare ai passanti dal balcone, Wu
Ming decide: tempo di partire. Lo scrittore coglie al balzo una palla da
lacrosse e si proietta in Canada.</div>
<div>
Quebec, Ontario, British Columbia. L'America francese, anglosassone, indiana, l'America che non è Stati Uniti, patria di un multiculturalismo che brilla e scintilla ma mostra la corda. Un mese di visioni
e pellegrinaggi, tra passato e futuro, vestiti pesanti di pioggia,
piedi che affondano nella melma della Storia o battono le terre dure
delle riserve, sulle tracce di Joseph Brant e sua sorella Molly. In Canada c'è una statua di bronzo. La statua di Joseph Brant, grande capo indiano. Il bronzo viene dai cannoni che a Waterloo sconfissero l'<em>armée</em> di Napoleone.<br />
Una
storia di tanti anni fa<span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class=""> A story many years ago</span></span> : Joseph e Molly, guide della nazione Mohawk,
nemici della rivoluzione americana, ancora odiati nel paese delle
stelle-e-strisce, omaggiati ma avvolti di oblio nel paese della foglia
d'acero.<br />
<a href="http://1.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH8VO_BR2I/AAAAAAAAAQ0/scOHholUw6I/s1600-h/joseph+canada.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" height="320" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5215727285201618786" src="https://1.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH8VO_BR2I/AAAAAAAAAQ0/scOHholUw6I/s320/joseph+canada.jpg" style="float: right; margin: 0px 0px 10px 10px;" width="234" /></a>Da Montreal alla sonnacchiosa Québec, dall'arcipelago
delle Mille Isole alla riserva di Six Nations, da Brantford a Vancouver
(dove tutto è di più) si allunga la "via francigena" di Wu Ming, tra
<i>inukshuk</i> e chitarre elettriche, caffè lunghi e fucili ad avancarica,
lacrime e risate, totem e tabù. </div>
<div>
<i><span style="font-size: 85%;">Tratto da: </span></i><i><span style="color: #3333ff; font-size: 85%;"><a href="http://www.manituana.com/"><span style="color: #3333ff;">http://www.manituana.com</span></a> </span></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH8stZh0NI/AAAAAAAAAQ8/pxu7OWBWCbc/s1600-h/CANADA.jpg"><img alt="" border="0" height="318" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5215727688502857938" src="https://3.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SGH8stZh0NI/AAAAAAAAAQ8/pxu7OWBWCbc/s400/CANADA.jpg" style="float: left; height: 94px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 118px;" width="400" /></a>Partiti
per il Canada, partiti con uno scopo ma anche per scappare dall'Italia,
da un'Italia che straborda dei "cascami del consumo illimitato",
"discarica della comunicazione, rifiuti media-tossici sempre
riciclabili. Smaltibili mai".<br />
Un viaggio tra settembre e ottobre del 2007 compiuto da due membri del collettivo <a href="http://www.wumingfoundation.com/">Wu Ming </a>
nella valle del fiume Mohawk, dove nel XVIII secolo era insediata la
“Confederazione della Grande Pace”, la più potente lega indiana. Lì i
nativi convissero con irlandesi e scozzesi, fino alla rivoluzione che
generò gli Stati Uniti. </div>
<div>
<br />
"Cos'è viaggiare se non uscire da sè - dice Wu Ming - rimettersi in prospettiva sotto un altro cielo e calpestando altra terra?"</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-14237189329293539872017-04-18T18:12:00.000+02:002017-04-18T18:12:02.169+02:00More than a thousand Palestinian prisoners begin hunger strikeThey demand better prison conditions and an end to administrative
detentions. Led by Marwan Barghouti, sentenced to life for murder during
the second Intifada. For Bernard Sabella "it is the sign of a lack of
political perspective" and stalling of international politics. Thousands
of demonstrators in the West Bank in support of prisoners.<br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sqnWPbObHOE/WPY6QnmIWoI/AAAAAAAABvI/gmJBYN2AP5EVrua7STEv3Mx2DeXgkGF_gCLcB/s1600/La%2Bquestione%2Bpalestinese%2B-%2BParte%2BIII%2B01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://1.bp.blogspot.com/-sqnWPbObHOE/WPY6QnmIWoI/AAAAAAAABvI/gmJBYN2AP5EVrua7STEv3Mx2DeXgkGF_gCLcB/s320/La%2Bquestione%2Bpalestinese%2B-%2BParte%2BIII%2B01.jpg" width="320" /></a>Exigen mejores condiciones carcelarias y el fin de las detenciones
administrativas. En su guía Marwan Barghouti, condenado a cadena
perpetua por asesinato atribuido durante la segunda Intifada. Para
Bernard Sabella "es el signo de una falta de perspectiva política" y
estancamiento de la política internacional. Miles de manifestantes en
Cisjordania apoyan a los prisioneros.<br />
<br />
<a href="http://www.asianews.it/noticias-es/M%C3%A1s-de-un-millar-de-presos-palestinos-inician-huelga-de-hambre-40496.html" target="_blank"><span class="short_text" id="result_box" lang="es"><span class="">para la traducción</span> <span>española</span> <span>clic aquí</span></span></a><br />
<span class="short_text" id="result_box" lang="es"><span><a href="http://www.asianews.it/notizie-it/Pi%C3%B9-di-mille-detenuti-palestinesi-iniziano-lo-sciopero-della-fame-40496.html" target="_blank">per la traduzione in italiano clicca qui</a></span></span><br />
<br />
Jerusalem (AsiaNews) - More than 1000 Palestinians have begun a
hunger strike in opposition to the livin<br />
g conditions in Israeli prisons.
The demonstration is led by Palestinian leader Marwan Barghouti, 57,
sentenced to five life sentences for murders committed during the second
intifada. The date of the official start of the strike is not causal:
April 17 is the "Day for Palestinian Prisoner", in which friends and
relatives detained in jails are remembered. Hunger strikes are nothing
new, but it is the first time to take part is such a significant number.<br />
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-uXiH2fC3ncI/WPY6XTvbDQI/AAAAAAAABvM/u600je9MjVAFqB03ezmuDK3eGJ1eF8KlwCLcB/s1600/palestine%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-uXiH2fC3ncI/WPY6XTvbDQI/AAAAAAAABvM/u600je9MjVAFqB03ezmuDK3eGJ1eF8KlwCLcB/s400/palestine%2B2.jpg" width="400" /></a>The demonstrative action had been announced the day before yesterday, after weeks of preparation, with 700 prisoners.<br />
Barghouti was yesterday put in isolation. Israelis consider him
bloodthirsty for his role in the al-Aqsa Intifada, Palestinians consider
him a hero and sometimes refer to him as a potential successor to
Mohammad Abbas, current president of the Palestinian National Authority.<br />
Barghouti wrote an open letter to the New York Times, motivating the
strike as the "most peaceful form of available resistance" against
"arbitrary mass arrests and mistreatment of Palestinian prisoners."<br />
According to the Israeli authorities, the number of participants is
around 1187, while Issa Qaraqe, of the Palestinian Authority leadership
says the number of prisoners are 1300. The Palestinian Prisoner Club NGO
has a population of 1500.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nGw_JcFeNv8/WPY6dEZL2PI/AAAAAAAABvQ/q3fNzOYhYkAF43CRxCOen1UgSreK5j5tQCLcB/s1600/Sciopero-israele.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-nGw_JcFeNv8/WPY6dEZL2PI/AAAAAAAABvQ/q3fNzOYhYkAF43CRxCOen1UgSreK5j5tQCLcB/s400/Sciopero-israele.jpg" width="400" /></a></div>
The Palestinian prisoners - around 6500 (according to Palestinian
sources 7 thousand) - is a major source of tension with Israel. They
include 62 women and 300 minors. The Palestinians consider them
political prisoners, although they are serving a sentence for a
different kind of crimes: about 500 are being held in "administrative
detention", a tool that allows Tel Aviv to hold suspects without charge
for a period of six months.<br />
The purpose of the protest is to ask for improvements in detention
conditions, including more family visits;<br />
the installation of public
telephones in detention blocks; the closure of the service clinics in
prisons in favor of medical care in hospitals; an end to detention
without trial and isolation. As for the medical conditions, the strikers
are also demanding the release of prisoners with disabilities or
chronic illnesses. In addition, the Palestinian branch of the NGO
Defense for Children International reported yesterday that more and more
children are subjected to isolation for longer periods of time: in
2016, 25 minors were confined for an average 16 day period.<br />
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZV0VCz4UkVg/WPY6k0ISjZI/AAAAAAAABvU/or9Eaa1hZSIQL3AWp_tCyR-dTFuJLTd_wCLcB/s1600/Barghouti-675.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZV0VCz4UkVg/WPY6k0ISjZI/AAAAAAAABvU/or9Eaa1hZSIQL3AWp_tCyR-dTFuJLTd_wCLcB/s400/Barghouti-675.jpg" width="400" /></a>Interviewed by <em>AsiaNews</em>, Prof. Bernard Sabella, a Catholic,
representative of Fatah in Jerusalem and Executive Secretary of service
to the Council the Palestinian refugees of Middle Eastern Churches, said
that the hunger strike is one of the consequences of the political
situation: "Without a political solution, no peace between Palestinians
and Israelis, what kind of condition of life can a Palestinian prisoner
have? It is a sad and painful situation."<br />
"The Palestinian prisoners are demanding better living conditions, to
see their families, get medical care, better hygiene, all those who
lack basic necessities," says Prof. Sabella. "It is also the political
message that <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-iNSBbJZStK4/WPY6tD78PPI/AAAAAAAABvY/wFstVl8obtAGRASMWi4o0j_qPyx4Ru5JACLcB/s1600/palestine.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-iNSBbJZStK4/WPY6tD78PPI/AAAAAAAABvY/wFstVl8obtAGRASMWi4o0j_qPyx4Ru5JACLcB/s400/palestine.jpg" width="400" /></a></div>
we have no vision for the future. It is at a standstill.
The international community, and various groups in Israel have their
part to play. There is the 'disengagement', the absence of the
international community, when you need to intervene in favor of
dialogue. "<br />
Today the Israeli minister for internal security Gilad Erdan
announced to the military radio that Israel will not negotiate with the
demonstrators: "They are terrorists and killers who are serving what
they deserve and we have no reason to negotiate with them."<br />
In the Penitentiary Regulation, the refusal of meals is a
disciplinary offense which can result in withdrawal of privileges or
disciplinary measures.<br />
Abbas issued a statement supporting the strike, demanding the intervention of the international community.<br />
The strike was also supported by demonstrations in different cities
of the West Bank, particularly in Ramallah, where more than 2 thousand
people marched in the main streets, and gathered in the square Yasser
Arafat. The protesters showed pictures of their imprisoned Barghouti and
other relatives, and several demonstrators announced that they wanted
to join the strike.<br />
<br /><span class="short_text" id="result_box" lang="zh-CN"></span>
<span class="short_text" id="result_box" lang="zh-CN"></span><br />
<span class="short_text" id="result_box" lang="zh-CN"></span><br />
<span class="short_text" id="result_box" lang="zh-CN"><span class=""></span></span>Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-56476900912199647422017-02-27T20:59:00.002+01:002017-02-27T20:59:53.611+01:00Standing Rock Camps Shut Down, But the Fight Against DAPL Isn’t OverWe remain in prayer. The Sacred Fire remains lit inside us. <br />
Check out our latest blog post at <a href="http://ourchildrenaresacred.org/" rel="nofollow" target="_blank">ourchildrenaresacred.org</a> about this week's militarized raid on treaty land. <a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/nodapl?source=feed_text&story_id=10154429705192029"><span class="_5afx"><span class="_58cl _5afz">#</span><span class="_58cm">NoDAPL</span></span></a><br />
<span class="_5afx"><span class="_58cm"></span></span><span class="" id="result_box" lang="es"><span class="">Permanecemos en la oración.</span> <span class="">El Fuego Sagrado permanece encendido dentro de nosotros.</span><br /><span>Echa
un vistazo a nuestra última entrada de blog en ourchildrenaresacred.org
sobre la incursión militarizada de esta semana en tierras de tratado.</span> <span>#NoDAPL</span></span><br />
<br />
<div class="entry-content">
<div class="p1">
<span class="s1">This past Wednesday and Thursday, the <a href="http://abcnews.go.com/US/police-riot-gear-enter-main-protest-camp-dakota/story?id=45684166"><span class="s2">Dakota Access Pipeline protest camps were cleared</span></a>
by more than 200 police officers in riot gear as part of an emergency
evacuation order signed by North Dakota governor Doug Burgum. Many of
the water protectors cleared out peacefully, and some set fire to their
camps as a ceremonial act of defiance to destroy it themselves before
law enforcement could. </span></div>
<div class="p1">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-1YrnWAyj3Ww/WLSEKfGnMGI/AAAAAAAABnY/GE-BTCNbUSkvZsgpc1G2TPYEv9Yod6yhACLcB/s1600/oceti-sakowin-final-days-1038x576.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://2.bp.blogspot.com/-1YrnWAyj3Ww/WLSEKfGnMGI/AAAAAAAABnY/GE-BTCNbUSkvZsgpc1G2TPYEv9Yod6yhACLcB/s400/oceti-sakowin-final-days-1038x576.jpg" width="400" /></a><span class="s1">Over the those two days, 46 water
protectors who refused to comply with the evacuation were arrested,
including a group of military veterans, reporting journalists, and even
an Oglala grandmother named Regina Brave. Present at the occupation of
Wounded Knee in 1973, Brave was also a vocal opponent to the Keystone XL
pipeline in recent years. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Even when water protectors are leaving
peacefully to move on to larger movements, North Dakota law enforcement
proved once again that they cannot do their jobs without abusing their
power. Arriving with armored vehicles, snipers and AR-15s is beyond
extreme, especially against those whose only “crime” is just refusing to
move or live streaming the eviction to Facebook, the latter being the
case for Eric Poemz as he was chased by police in <a href="https://www.facebook.com/epoemoceah/videos/1200501240047151/"><span class="s2">his live stream</span></a> and can be heard saying his hip may have broken as he was forced to the ground. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">This amount of law enforcement is
unnecessary, especially when they go so far as to violate First
Amendment rights and try to silence anyone who tries to publicize the
truth.</span></div>
<div class="p1">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_P3N0DB2Em8/WLSEZ1Qpw9I/AAAAAAAABng/vsL9MCTUxDkeXjvhCCwm_UVA99z5UC2-QCLcB/s1600/grandma%2Bregina%2Bsioux%2Busa.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="310" src="https://1.bp.blogspot.com/-_P3N0DB2Em8/WLSEZ1Qpw9I/AAAAAAAABng/vsL9MCTUxDkeXjvhCCwm_UVA99z5UC2-QCLcB/s320/grandma%2Bregina%2Bsioux%2Busa.jpg" width="320" /></a><span class="s1">After the camps were cleared, <a href="http://www.msn.com/en-us/news/us/dakota-access-oil-pipeline-could-be-operating-within-weeks/ar-AAnhMUd?OCID=ansmsnnews11"><span class="s2">Energy Transfer Partners announced</span></a>
that they finished drilling under Lake Oahe and will begin laying down
pipe. According to their attorney, William Shcerman, DAPL’s construction
could be finished and begin flowing oil in less than two weeks.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Things are not getting any better at the
White House as they try to pass off their blatant lies — or what they
call alternative facts — as truth. White House Press Secretary and
Communications Director, Sean Spicer, <a href="https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2017/02/23/press-briefing-press-secretary-sean-spicer-2232017-15"><span class="s2">claimed in a recent press briefing</span></a>
that President Donald Trump “has been in contact with all parties
involved” with DAPL. Shortly afterwards, Standing Rock Sioux Chairman,
Dave Archambault II, <a href="https://www.facebook.com/402298239798452/photos/a.422881167740159.110630.402298239798452/1551708291524102/?type=3&theater"><span class="s2">posted a response on Facebook</span></a>
that that was ‘absolutely false.” The tribe only finally received a
meeting the day after the easement to drill under Lake Oahe was issued,
to which Archambault cancelled it and filed a lawsuit for the illegal
expediting and suspending of the environmental impact study.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Spicer’s briefing also contradicts <a href="https://www.facebook.com/LakotaPeoplesLawProject/videos/10154382373827029/"><span class="s2">Trump’s claims almost two weeks ago</span></a>
that he didn’t find DAPL controversial and hasn’t received a single
phone call. Of course, he hasn’t been taking any phone calls given that
the comments line is down with only an automated message with
instructions to submit your comment on the White House’s website. </span></div>
<div class="p1">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-rU6rVr-pdVE/WLSFI3wRdmI/AAAAAAAABnk/25XpFBoSyCEiSaQCcEiAiakUvOyY2zJiACLcB/s1600/group-walking-with-flags.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://2.bp.blogspot.com/-rU6rVr-pdVE/WLSFI3wRdmI/AAAAAAAABnk/25XpFBoSyCEiSaQCcEiAiakUvOyY2zJiACLcB/s400/group-walking-with-flags.jpg" width="400" /></a><span class="s1">At this point, does the Trump administration think they’re that clever to make anyone believe anything they say?</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">To top all of this off, <a href="http://abcnews.go.com/US/trump-administration-withdraws-legal-memo-found-ample-legal/story?id=45696135"><span class="s2">ABC News revealed</span></a>
that two days before Trump approved of the easement, the US Department
of Interior withdrew a 35-page legal analysis — written by the
department’s top lawyer Hilary Tompkins — of the environmental risks and
treaty rights violations of DAPL with more than enough justification to
deny further construction. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s3">Tompkins wrote that the Standing Rock
Sioux Tribe’s “core identity and livelihood depend upon their
relationship to the land and environment </span><span class="s1">— </span><span class="s3">unlike
a resident of Bismarck, who could simply relocate if the pipeline
fouled the municipal water supply, Tribal members do not have the luxury
of moving away from an environmental disaster without also leaving
their ancestral territory.”</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">So not only is the Trump administration
lying through their teeth about their involvement and active listening
in this controversy, but they are also willing to throw away anything
criticizing their biased personal interests as an attempt to avoid
accountability, no matter how irrefutable it is.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">The camps may be shut down, but the fight against DAPL is far from over.<a href="http://uproxx.com/life/nodapl-pipeline-wells-fargo-seattle-devestment/"><span class="s2"> Protests continue</span></a> nationwide urging major banks to divest from DAPL, and a <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10106375014746153&set=a.10100147106968263.2714434.1216853&type=3&theater"><span class="s2">Native Nations March</span></a>
is planned for March 10th in Washington DC and nationwide. Chase Iron
Eyes with LPLP plans to rally support for the new lawsuits filed by the
Standing Rock Sioux and Cheyenne River Sioux tribes.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s2"><a href="http://lakotalaw.org/">Contact your representatives</a></span><span class="s1"> to support the fight against the Black Snake. <a href="https://secure.everyaction.com/GKhPKap1OEisQft2qcms4Q2"><span class="s2">Donate</span></a> as the water protectors fight moves to D.C. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-iQ7imo9QZ20/WLSERg2h5QI/AAAAAAAABnc/Kn4rJ226gCIZmhRaoW75ojAh6dUdSl4iwCLcB/s1600/265245_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-iQ7imo9QZ20/WLSERg2h5QI/AAAAAAAABnc/Kn4rJ226gCIZmhRaoW75ojAh6dUdSl4iwCLcB/s640/265245_n.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<a href="http://ourchildrenaresacred.org/standing-rock-camps-shut-down-but-the-fight-against-dapl-isnt-over/" target="_blank"><i><span class="s1"> http://ourchildrenaresacred.org/standing-rock-camps-shut-down-but-the-fight-against-dapl-isnt-over/</span></i></a></div>
</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-82243119189916712382017-01-04T18:06:00.000+01:002017-01-04T18:06:01.997+01:00The struggle of Native, to save their lands<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-v8fqzxPRMJs/WG0ovPVE0VI/AAAAAAAABl8/f5vWp0I3vW4OV_vvtKZLwOwfCovOgGJjgCLcB/s1600/Cy3UXpqWEAAnSPu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-v8fqzxPRMJs/WG0ovPVE0VI/AAAAAAAABl8/f5vWp0I3vW4OV_vvtKZLwOwfCovOgGJjgCLcB/s400/Cy3UXpqWEAAnSPu.jpg" width="400" /></a></div>
Hanno perso la guerra contro la colonizzazione, ma non il loro spirito
combattivo che li ha portati a vincere una battaglia in difesa dei loro
territori. E alla fine, migliaia di membri della tribù di <strong>indiani Sioux</strong> di Standing Rock che si opponevano al passaggio di un oleodotto sul territorio della loro riserva, nel <strong>North Dakota</strong>,
l’hanno spuntata. Almeno per ora. L’Esercito Usa, sotto la cui
giurisdizione ricade parte della zona interessata, ha annunciato che non
concederà <strong>decisione storica</strong>” per la quale, hanno dichiarato, saranno “per sempre grati” al presidente <strong>Barack Obama</strong>. Ma l’amministrazione Trump fa sapere: “Deciderà il presidente eletto”.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-TP_oB5Ka5Rw/WG0o8Bn4MKI/AAAAAAAABmA/FUqBv2lPeTUe_3gfDUnZVchRgnW9mhBrgCLcB/s1600/nativi_protesta_00.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-TP_oB5Ka5Rw/WG0o8Bn4MKI/AAAAAAAABmA/FUqBv2lPeTUe_3gfDUnZVchRgnW9mhBrgCLcB/s400/nativi_protesta_00.jpg" width="400" /></a></div>
La loro rivendicazione ha dato vita a proteste e manifestazioni che sono arrivate fino a <strong>New York</strong>. Cortei
e polizia, dunque, non più solo in Nord Dakota, sulle rive del Lago
Oahe, dove a difesa dei Sioux sono arrivati i veterani, ma anche nel
cuore della Grande Mela, quartier generale del neo presidente a cui i
membri della tribù lanciano un avvertimento: “<strong>Donald Trump</strong>
si prepari perché non daremo tregua”. L’oleodotto dovrebbe correre per
quasi 2000 chilometri, attraversando quattro Stati per portare il
<strong>Illinois</strong>. “La parte
sottomarina del tracciato mette a rischio il bacino idrico delle
comunità, senza contare la violazione di terreni e luoghi sacri Sioux”,
spiega una dimostrante.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-S5J15Eljkbg/WG0pkfTDeSI/AAAAAAAABmI/CSN0Ddh6Cq83WKgBoDOsyyOX0oKpil2uACLcB/s1600/Dakota-Access-per-ora-vincono-gli-indiani-ma-Trump-%25C3%25A8-contro-i-Sioux-sta-con-le-Big-Oil-e-l%25E2%2580%2599oleodotto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="207" src="https://4.bp.blogspot.com/-S5J15Eljkbg/WG0pkfTDeSI/AAAAAAAABmI/CSN0Ddh6Cq83WKgBoDOsyyOX0oKpil2uACLcB/s400/Dakota-Access-per-ora-vincono-gli-indiani-ma-Trump-%25C3%25A8-contro-i-Sioux-sta-con-le-Big-Oil-e-l%25E2%2580%2599oleodotto.jpg" width="400" /></a></div>
greggio alle raffinerie dell’<br />
Uno dei leader della protesta è <strong>Dave Archambault II</strong>,
il capo sioux di Standing Rock, che contro la repressione ha chiesto
aiuto a Barack Obama e all’Onu: “Questi sono i giorni dell’anniversario
del <strong>Massacro di Sand Creek</strong>; è ora che gli Stati Uniti pongano fine ai loro abusi contro i nativi americani”.
La partita non è chiusa e “sulla sua realizzazione si dovrà
pronunciare l’amministrazione Trump”, ha fatto sapere il portavoce del
presidente eletto, <strong>Jason Miller</strong>, <br />
spiegando che Donald
Trump una volta insediatosi alla Casa Bianca esaminerà la decisione
presa da <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-n6FtrssgkDI/WG0qCsTFA9I/AAAAAAAABmQ/NK9U0Ny9XLMBuVzM0udQBUnFPBW1E_eWgCLcB/s1600/standing-rock-google-search-clipular.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-n6FtrssgkDI/WG0qCsTFA9I/AAAAAAAABmQ/NK9U0Ny9XLMBuVzM0udQBUnFPBW1E_eWgCLcB/s1600/standing-rock-google-search-clipular.png" /></a></div>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-q276Q47VVbY/WG0psR5laxI/AAAAAAAABmM/07X8r9CDW4soPxKF_8dHWlzJITrNs1BHQCLcB/s1600/nodapl-drums-johnduffy.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://3.bp.blogspot.com/-q276Q47VVbY/WG0psR5laxI/AAAAAAAABmM/07X8r9CDW4soPxKF_8dHWlzJITrNs1BHQCLcB/s320/nodapl-drums-johnduffy.png" width="320" /></a>Obama di negare il permesso per il progetto. Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-72449062979274298312016-11-26T19:04:00.003+01:002016-11-26T19:46:58.889+01:00Hasta Siempre Fidel<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/oYwqMZP-Sbw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/oYwqMZP-Sbw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<span class="" id="result_box" lang="es">Gracias, Fidel, porque con el Che Guevara y otros héroes, usted ha derrotado a la dictadura de América, usted ha liberado a Cuba.<br />Hoy Cuba tiene un muy alto nivel de <span class="">la educación pública</span>, la medicina pública, la eliminación del hambre y buen nivel de vida<span class="">.</span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><span class="" id="result_box" lang="es"><span class="">Hasta la Victoria, Siempre !</span></span></span></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rDLMb0d57eo/WDnOZLB8TnI/AAAAAAAABlY/78i4Ru7nD-87fOwSl1M9jyvp660-mpJdwCLcB/s1600/Castro%2BChe.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://3.bp.blogspot.com/-rDLMb0d57eo/WDnOZLB8TnI/AAAAAAAABlY/78i4Ru7nD-87fOwSl1M9jyvp660-mpJdwCLcB/s400/Castro%2BChe.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-5Eaxlc7w6pc/WDnOauNCybI/AAAAAAAABlc/u1fhDDWF4nwwwhep7LzScpp4d2YyhXKfwCLcB/s1600/Giovanni-Paolo-II-e-Fidel-Castro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="292" src="https://4.bp.blogspot.com/-5Eaxlc7w6pc/WDnOauNCybI/AAAAAAAABlc/u1fhDDWF4nwwwhep7LzScpp4d2YyhXKfwCLcB/s400/Giovanni-Paolo-II-e-Fidel-Castro.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-UBukA0yKmsg/WDnYlQIDzcI/AAAAAAAABls/XWuHPlDEPpYvj_cmNy38bdswIihTiQBtwCLcB/s1600/Fidel%2Bcastro%2BGiap.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-UBukA0yKmsg/WDnYlQIDzcI/AAAAAAAABls/XWuHPlDEPpYvj_cmNy38bdswIihTiQBtwCLcB/s400/Fidel%2Bcastro%2BGiap.jpg" width="400" /></a></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-53956726139615930072016-10-29T19:37:00.001+02:002016-10-29T19:37:24.631+02:00Good morning World ... "Buona sera. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa
interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine
quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della
ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della
commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente
associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e
cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo
potuto dare risalto a questo giorno, un giorno ahimè sprofondato
nell'oblio, sottraendo un pò di tempo alla vita quotidiana, per sederci
e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto
che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto
arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può
sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere;
perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che
vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è
qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e
ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la
libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più
opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi
costringono ad accondiscendere a ciò. Com'è accaduto? Di chi è la colpa?
Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno
rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, <b>se
cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio</b>.<b> </b><span class="" id="result_box" lang="en"><b><span class="hps">If</span> <span class="hps">you are looking for</span> <span class="hps">the</span> <span class="hps">guilty</span>, <span class="hps">you</span> <span class="hps">look in the mirror</span></b>.</span> Io so
perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta?
Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una
macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi
del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, <span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class="">fear</span> has taken hold of you</span>, ed il Caos
mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere.<br />
Vi
ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso,
obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo
silenzio. Più di quattrocento anni fa, un
grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria
questo giorno. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che
l'equità,
la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi,
se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono
ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato questo giorno. Ma se
vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla
ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un
anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme
offriremo loro un giorno che non verrà mai più dimenticato."<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/KKvvOFIHs4k/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/KKvvOFIHs4k?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-41323076442133191592016-08-20T00:03:00.000+02:002016-08-26T21:57:57.390+02:00Stay humanSIRIA - Aleppo - Omran Daqneesh, 5 anni. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-FaR9fQNpopM/V7d8N3XVGrI/AAAAAAAABks/u0BS3ZZRqR4tFi3nqnC9HoV71nqQQPBmwCLcB/s1600/siria%2Baleppo%2Bbambino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="302" src="https://2.bp.blogspot.com/-FaR9fQNpopM/V7d8N3XVGrI/AAAAAAAABks/u0BS3ZZRqR4tFi3nqnC9HoV71nqQQPBmwCLcB/s400/siria%2Baleppo%2Bbambino.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
"Se fate tacere questi bambini, le pietre grideranno"<br />
"<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">If</span> you do shut up these children, the stones will cry"</span><br />
<br />
<br />
<u><span class="" id="result_box" lang="en">Ma come siamo arrivati a questo?</span></u><br />
<br />
<span class="" id="result_box" lang="en"></span>Le proteste del marzo 2011 si diffondono rapidamente in più città, in virtù dell’effetto contagio delle primavere arabe. Le proteste sono partite da Deraa, città che è sì in una
delle aree più depresse del Paese, ma anche a pochi passi dal confine
con la Giordania. Paese in cui, coordinati dal Dipartimento di Stato,
operano agenzie e militari americani, con vari centri di addestramento.
Nonché inglesi e sauditi.<br />
Un portavoce ministeriale siriano afferma che la polizia avrebbe l’ordine di non
sparare sui manifestanti pacifici ma all’interno delle
manifestazioni ci sono gruppi armati il cui fine è provocare scontri a
fuoco.<br />
Sulle proteste popolari si innesca l’infiltrazione di agenti
provocatori che inducono alla reazione a fuoco le forze governative. Le
notizie conseguenti vengono amplificate e rilanciate dai predisposti
punti di diffusione. La prevista e scontata auto-propagazione nei media
occidentali completa l’opera.<br />
In Siria l’elemento scatenante sono stati agenti opportunamente
addestrati dai servizi occidentali e miliziani wahabiti jihadisti. Quotidiani internazionali, come <i>The Guardian</i>, e regionali, come il libanese <i>Daily Star</i>,
hanno riportato una notizia secondo cui agenti occidentali – tra cui
anche i 12 francesi catturati dall’esercito – erano presenti in Siria
sin dall’avvio dell’operazione di <i>regime change</i> camuffata sotto le proteste popolari.<br />
Riepilogando questa potrebbe quindi essere la sequenza degli interventi
adoperati: preparazione agenti, fonti di notizie e rilancio,
infiltrazione nelle proteste, provocazione armata, repressione,
amplificazione di notizie false e diffusione mondiale, condanna,
giustificazione di interventi dall’esterno.<br />
Per la Siria la notizia che doveva far scatenare l’intervento occidentale è stata quella dell’uso di armi chimiche da parte di Assad
contro la popolazione. La notizia non era falsa, ma il gas era stato
usato dagli stessi jihadisti proprio al fine di causare l’intervento USA
a loro supporto. Fallito nel caso specifico soltanto per la netta frapposizione della Russia e di Papa Francesco.<br />
Create le condizioni che, sfruttando la protesta popolare, hanno
determinato in contemporanea la messa all’indice internazionale del
governo di Assad e lo schiacciamento dell’opposizione in opposizione
armata, nel paese sono stati fatti affluire dalle frontiere di Turchia e
Giordania tra i 100 e i 200 mila miliziani (in stragrande maggioranza
non siriani) addestrati nei due paesi, oltre che in Arabia Saudita e
Qatar. Lo stesso re giordano Abdullah aveva detto che gli inglesi del SAS (Special Air Service) hanno costituito dal suo Paese per operare nel sud della Siria un battaglione meccanizzato di miliziani.<br />
Il successo della fase iniziale degli attacchi delle milizie si è amplificato rapidamente, grazie anche alla loro perfetta
conoscenza delle vulnerabilità dell’esercito siriano. A quel punto è intervenuta la Russia per adeguare l’esercito siriano al tipo di guerra che stava combattendo.<br />
<br />
[Valentin Vasilescu]<br />
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""></span></span>Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-52166536904484328482016-07-28T18:52:00.002+02:002016-07-29T22:41:16.117+02:00"The world is at war, a war for real” but “not a war of religions”<a href="http://www.asianews.it/news-en/Pope-says-the-world-is-at-war%E2%80%9D%2C-a-%E2%80%9Cwar-for-real%E2%80%9D-but-%E2%80%9Cnot-a-war-of-religions%E2%80%9D-38157.html" target="_blank"> <span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class="">for</span> <span class="">the English translation</span></span></a><br />
<br />
<a href="http://www.asianews.it/noticias-es/Papa%3A-el-mundo-est%C3%A1-en-guerra%2C-guerra-real%2C-pero-no-guerra-de-religiones-38157.html" target="_blank"><span class="short_text" id="result_box" lang="en"><span class=""> </span></span><span class="short_text" id="result_box" lang="es"><span class="">para la traducción</span> española</span></a><br />
<br />
<a href="http://www.asianews.it/news-zh/%E6%95%99%E5%AE%97%E6%8C%87%E5%87%BA%E2%80%9C%E4%B8%96%E7%95%8C%E9%99%B7%E5%85%A5%E6%88%98%E4%BA%89%E2%80%9D%E3%80%81%E2%80%9C%E7%9C%9F%E6%AD%A3%E7%9A%84%E6%88%98%E4%BA%89%E2%80%9D%E8%80%8C%E4%B8%8D%E6%98%AF%E2%80%9C%E5%AE%97%E6%95%99%E6%88%98%E4%BA%89%E2%80%9D-38157.html" target="_blank"><span class="short_text" id="result_box" lang="es"> </span><span class="short_text" id="result_box" lang="zh-CN"><span class="">中国</span>的翻译</span></a><br />
<br />
“Il mondo è in guerra”, “guerra vera”, “guerre di interessi, per
soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli”, ma “non
guerra di religione”, “le religioni tutte le religioni, vogliono la
pace. La guerra la vogliono gli altri”. E’ il commento di papa Francesco
all’assassinio di padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso a Saint
Etienne du Rouvray, fatto sull’aereo che lo ha portato a Cracovia, dove è
arrivato alle 16 (ora locale) per la 31ma Giornata mondiale della
gioventù.
<br />
“La parola che si ripete tanto – ha detto ancora - è ‘sicurezza’, ma
la vera parola è ’guerra’. Il mondo è in guerra, guerra a pezzi. C’è
stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e
adesso questa”. “Non è tanto organica, ma organizzata sì. Ma è guerra.
Questo santo sacerdote, morto proprio nel momento in cui offriva la
preghiera per la pace. Lui è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti,
quanti bambini... Pensiamo alla Nigeria, per esempio. Diciamo: ma
quella è l’Africa! È guerra. Noi non abbiamo paura di dire questa
verità, il mondo è in guerra perché ha perso la pace” e, ha aggiunto
arrivato a Cracovia, “vanno sollecitate collaborazioni e sinergie a
livello internazionale al fine di trovare soluzioni ai conflitti e alle
guerre”.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-lhlsfvoI138/V5o3o2IjfiI/AAAAAAAABkQ/n9bQbdAJZ_sHJ1gk_ySdcNmI8ejTjyITwCLcB/s1600/comunit%25C3%25A0%2Breligiose%2Bworld.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="332" src="https://2.bp.blogspot.com/-lhlsfvoI138/V5o3o2IjfiI/AAAAAAAABkQ/n9bQbdAJZ_sHJ1gk_ySdcNmI8ejTjyITwCLcB/s640/comunit%25C3%25A0%2Breligiose%2Bworld.jpg" width="640" /></a></div>
Francesco ha quindi rivolto un pensiero ai giovani della Gmg. “La
gioventù sempre ci dice speranza. Speriamo che i giovani ci dicano
qualcosa che sia un po’ più di speranza in questo momento”.<br />
Al suo arrivo a Cracovia, all’aeroporto internazionale “Giovanni
Paolo II” di Balice-Kraków, il Papa è stato accolto dal presidente della
Repubblica, Andrzej Duda, e dall’arcivescovo di Cracovia, card.
Stanisław Dziwisz, storico segretario di papa Wojtyla.<br />
Subito dopo l’arrivo e la cerimonia di accoglienza, papa Francesco si
è recato al Wawel, lo storico castello che domina
Cracovia, dove ci sono stati prima l’incontro con le autorità, la
società civile e i membri del corpo diplomatico accreditato in Polonia,
nel cortile, poi, nella Sala degli uccelli, la visita di cortesia al
Presidente della Repubblica e infine, nella cattedrale dei santi
Stanislao e Venceslao, i vescovi.<br />
Nell’unico discorso pubblico di oggi, nel cortile del Wawel,
Francesco ha detto che servono “disponibilità ad accogliere quanti
fuggono dalle guerre e dalla fame” e “solidarietà verso coloro che sono
privati dei loro fondamentali diritti, tra i quali quello di professare
in libertà e sicurezza la propria fede”. Arrivato nel pomeriggio in
Polonia, a Cracovia, dove da domani prenderà parte alla 31ma Giornata
mondiale della gioventù, papa Francesco nel suo primo discorso davanti
alle autorità del Paese ha sostenuto la necessità di affrontare le sfide
poste dal tempo con “il coraggio della verità e un costante impegno
etico”, in modo che sia sempre rispettata la dignità umana è un
principio che coinvolge ogni attività umana, compreso “gestire il
complesso fenomeno migratorio”.<br />
“Quest’ultimo richiede un supplemento di saggezza e di misericordia,
per superare le paure e realizzare il maggior bene. Occorre individuare
le cause dell’emigrazione dalla Polonia, facilitando quanti vogliono
ritornare. Al tempo stesso, occorre la disponibilità ad accogliere
quanti fuggono dalle guerre e dalla fame; la solidarietà verso coloro
che sono privati dei loro fondamentali diritti, tra i quali quello di
professare in libertà e sicurezza la propria fede. Nello stesso tempo
vanno sollecitate collaborazioni e sinergie a livello internazionale al
fine di trovare soluzioni ai conflitti e alle guerre, che costringono
tante persone a lasciare le loro case e la loro patria. Si tratta così
di fare il possibile per alleviare le loro sofferenze, senza stancarsi
di operare con intelligenza e continuità per la giustizia e la pace,
testimoniando nei fatti i valori umani e cristiani”.<br />
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-qtm-Yto6G74/V5o4LhPeXKI/AAAAAAAABkU/ZcOfO_-JqKA91UoxQTpMhN3MPIpXF6YlACLcB/s1600/peace.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-qtm-Yto6G74/V5o4LhPeXKI/AAAAAAAABkU/ZcOfO_-JqKA91UoxQTpMhN3MPIpXF6YlACLcB/s320/peace.gif" width="320" /></a>Nel suo discorso il Papa ha anche affermato che “la coscienza
dell’identità, libera da complessi di superiorità, è indispensabile per
organizzare una comunità nazionale sulla base del suo patrimonio umano,
sociale, politico, economico e religioso, per ispirare la società e la
cultura, mantenendole fedeli alla tradizione e al tempo stesso aperte al
rinnovamento e al futuro. In questa prospettiva avete da poco celebrato
il 1050° anniversario del Battesimo della Polonia. E’ stato certamente
un forte momento di unità nazionale, che ha confermato come la
concordia, pur nella diversità delle opinioni, sia la strada sicura per
raggiungere il bene comune dell’intero popolo polacco”.<br />
“Anche la proficua cooperazione nell’ambito internazionale e la
reciproca considerazione maturano mediante la coscienza e il rispetto
dell’identità propria e altrui. Non può esistere dialogo se ciascuno non
parte dalla propria identità. Nella vita quotidiana di ogni individuo,
come di ogni società, vi sono però due tipi di memoria: buona e cattiva,
positiva e negativa. La memoria buona è quella che la Bibbia ci mostra
nel <i>Magnificat</i>, il cantico di Maria, che loda il Signore e la
sua opera di salvezza. La memoria negativa è invece quella che tiene lo
sguardo della mente e del cuore ossessivamente fissato sul male,
anzitutto su quello commesso dagli altri. Guardando alla vostra storia
recente, ringrazio Dio perché avete saputo far prevalere la memoria
buona: ad esempio, celebrando i 50 anni del perdono reciprocamente
offerto e ricevuto tra gli episcopati polacco e tedesco, dopo la seconda
guerra mondiale. L’iniziativa, che ha coinvolto inizialmente le
comunità ecclesiali, ha innescato anche un processo sociale, politico,
culturale e religioso irreversibile, cambiando la storia dei rapporti
tra i due popoli. A questo proposito, ricordiamo anche la Dichiarazione
congiunta tra la Chiesa cattolica di Polonia e quella ortodossa di
Mosca: un atto che ha avviato un processo di avvicinamento e fraternità
non solo tra le due Chiese, ma anche tra i due popoli. Così la nobile
nazione polacca mostra come si può far crescere la memoria buona e
lasciar cadere quella cattiva. Per questo si richiede una salda speranza
e fiducia in Colui che guida i destini dei popoli, apre porte chiuse,
trasforma le difficoltà in opportunità e crea nuovi scenari laddove
sembrava impossibile”.Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-89384934092067903172016-06-07T21:20:00.000+02:002016-06-07T21:20:19.512+02:00Muhammad Ali"La vita è breve, e diventiamo vecchi velocemente. Non ha senso sprecare tempo odiando le persone". <span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> </span></span><br />
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">"</span><span class="">Life is short</span><span class="">,</span> <span class="">and we</span> <span class="">get old</span> <span class="">quickly</span><span>.</span> <span class="">It makes no sense</span> <span>to waste time</span> <span>hating</span> <span class="">people."</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-phL4Lx98fiQ/V1ccN0soT0I/AAAAAAAABjo/RwdVSj826JUM8AT9ipuCC8VIY4cJPoXSwCLcB/s1600/nelson-mandela-muhammad-ali.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="243" src="https://1.bp.blogspot.com/-phL4Lx98fiQ/V1ccN0soT0I/AAAAAAAABjo/RwdVSj826JUM8AT9ipuCC8VIY4cJPoXSwCLcB/s400/nelson-mandela-muhammad-ali.jpg" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span><span>"La
mia coscienza non mi permette di andare a sparare a mio fratello o a
qualche altra persona con la pelle più scura, o a gente povera e
affamata nel fango per la grande e potente America. E sparargli per
cosa? Non mi hanno mai chiamato ‘negro’, non m</span></span><span><span><span>i
hanno mai linciato, non mi hanno mai attaccato con i cani, non mi hanno
mai privato della mia nazionalità, stuprato o ucciso mia madre e mio
padre. Sparargli per cosa? Come posso sparare a quelle povere persone?
Allora portatemi in galera. Siete voi il mio nemico, il mio nemico è la
gente bianca, non i Vietcong i cinesi o i giapponesi."</span></span></span></span></span></span><br />
<span><span data-ft="{"tn":"K"}"><span class="UFICommentBody _1n4g"><span><span><span></span></span></span></span></span></span><span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">"</span><span class="">My conscience</span> <span>does not allow</span> <span>me to go</span> <span>shoot</span> <span>my brother</span> <span>or some</span> <span>other person</span> <span>with</span> <span>darker skin</span><span>,</span> <span class="">or</span> <span class="">poor</span> <span>and</span> <span>hungry people</span> <span>in the mud</span> <span>for the great</span> <span>and powerful</span> <span>America.</span> <span>And</span> <span class="">shoot him</span> <span>for what?</span> <span>They</span> <span>have</span> <span>not</span> <span>called me</span> <span>'</span><span>negro</span><span>', </span><span>they</span> <span>do not</span> <span>have</span> <span>me</span> <span class="">lynched</span><span class="">, they not have</span> <span>attacked</span> <span>me</span> <span>with the dogs</span><span>, they not have</span> <span>deprived me</span> <span>of my nationality</span><span>,</span> <span>raped</span> <span>and</span> <span>killed my mother</span> <span>and my father</span><span>.</span> <span>Shoot at</span> <span>them for</span> <span>what?</span> <span>How</span> <span>I can</span> <span>shoot</span> <span>those poor</span> <span>people</span><span>?</span> <span>Then</span> <span>take me</span> <span>to jail</span><span>.</span> <span>Are</span> <span>you my</span> <span>enemy</span><span>, my</span> <span>enemy is</span> <span>white people</span><span>,</span> <span>not</span> <span>the Vietcong</span> <span>the Chinese or the</span> <span>Japanese</span><span>.</span><span>"</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-XZv8fjzz9bk/V1cdyPgCO0I/AAAAAAAABj0/jVhjxtMAaNoz3g7SuvH19yklEaWCH-0rACLcB/s1600/malcom%2Bx%2Bal%25C3%25AC.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-XZv8fjzz9bk/V1cdyPgCO0I/AAAAAAAABj0/jVhjxtMAaNoz3g7SuvH19yklEaWCH-0rACLcB/s400/malcom%2Bx%2Bal%25C3%25AC.jpg" width="400" /></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-3J1l-vL4vT0/V1ceB7nQnrI/AAAAAAAABj8/lHNBOq7iFh0sNkaRtMmV9ixuE1XGqxBPgCLcB/s1600/fidel%2Bcastro%2Bali.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-3J1l-vL4vT0/V1ceB7nQnrI/AAAAAAAABj8/lHNBOq7iFh0sNkaRtMmV9ixuE1XGqxBPgCLcB/s400/fidel%2Bcastro%2Bali.jpg" width="400" /></a></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-16879197040541689162016-04-22T20:10:00.001+02:002016-04-22T20:13:39.791+02:00Partisan women<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/hZKY21vtmjc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hZKY21vtmjc?feature=player_embedded" width="320"></iframe><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><b> <span class="st">Ante el altar de la patria: Juramos vencer! </span></b></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YWfsi2uZY3g/VxpmROeeb2I/AAAAAAAABi0/k1vSFHyu7fgBelXQLhpYQx90rRIUG1tTACLcB/s1600/farc%2B4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-YWfsi2uZY3g/VxpmROeeb2I/AAAAAAAABi0/k1vSFHyu7fgBelXQLhpYQx90rRIUG1tTACLcB/s400/farc%2B4.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-i_47ILvxvV0/Vxpm9QjGI6I/AAAAAAAABjA/QnBcrxlNnGM6zNBfoqqhybimL-Yv1LP5wCLcB/s1600/partigiane-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="132" src="https://1.bp.blogspot.com/-i_47ILvxvV0/Vxpm9QjGI6I/AAAAAAAABjA/QnBcrxlNnGM6zNBfoqqhybimL-Yv1LP5wCLcB/s400/partigiane-01.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-bFMgYKu_zpc/VxpnUH1DDxI/AAAAAAAABjE/jM0i1dCf0IcBfGPngV6t6THP8PbuMF-iQCLcB/s1600/girls%2Bpkk.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-bFMgYKu_zpc/VxpnUH1DDxI/AAAAAAAABjE/jM0i1dCf0IcBfGPngV6t6THP8PbuMF-iQCLcB/s400/girls%2Bpkk.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rWzugH1_Oc8/VxpnxYJfHlI/AAAAAAAABjM/cKfiuDEtwzwP8t6GaQtVi4P1x4Qw41iQACLcB/s1600/vietcong%2Bgirl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-rWzugH1_Oc8/VxpnxYJfHlI/AAAAAAAABjM/cKfiuDEtwzwP8t6GaQtVi4P1x4Qw41iQACLcB/s400/vietcong%2Bgirl.jpg" width="262" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-OnQFxqQ2Meo/VxpoL192ZbI/AAAAAAAABjU/vHS0d2YeOAY7EsDbuuGD-PLviqLMJklnQCLcB/s1600/5-24-2014%2Bla%2Brealidad%2Bgaleano%2Biii%2B008%2Budw.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-OnQFxqQ2Meo/VxpoL192ZbI/AAAAAAAABjU/vHS0d2YeOAY7EsDbuuGD-PLviqLMJklnQCLcB/s400/5-24-2014%2Bla%2Brealidad%2Bgaleano%2Biii%2B008%2Budw.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-35787184669688582242016-04-01T14:50:00.000+02:002016-04-01T18:36:35.553+02:00On the border of Romania and of humanity<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>Ai confini della<span style="background-color: white;"> <span style="color: blue;">Ro</span></span><span style="color: yellow;">ma</span><span style="color: red;">nia</span> e dell'umanità</b></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="http://dilemaveche.ro/sectiune/tilc-show/articol/15-perechi-cizme" target="_blank"><span class="short_text" id="result_box" lang="ro"><span class="">Aici</span> articol în limba română</span></a></span></span><br />
<br />
<div class="item_text" id="p_732174_i_1">
“A pelato di merda!”, mi urla un ragazzino grassoccio che avrà circa
dodici anni. Sono a Craica, all’estrema periferia di Baia Mare, in
Romania. Ai lati del binario di una ferrovia dismessa sono state
costruite un’ottantina di baracche. È sempre la stessa storia: adulti
con tanti bambini e bambini con altri bambini. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_C7_A9FxIQI/Vv5tYs2NUNI/AAAAAAAABiU/1IuvseHxUQ0eojxt8QA10n7of9efItdUg/s1600/Rom%2Bromania.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-_C7_A9FxIQI/Vv5tYs2NUNI/AAAAAAAABiU/1IuvseHxUQ0eojxt8QA10n7of9efItdUg/s400/Rom%2Bromania.jpg" width="400" /></a></div>
Il ragazzino che mi ha insultato è rom. Sto portando qualche paio di
stivali di gomma ad alcuni dei bambini che vivono in condizioni
terribili in una baracca che avevo visitato il giorno prima. Mi sembra
illogico. Sono talmente tante le cose che mancano o non funzionano che
l’idea che 15 ragazzi con le scarpe possano fare la differenza suona
ridicola. <br />
La sera prima ero stato anche a Pirita, una discarica di scarti di
lavorazione di una miniera (dove ci sono altri insediamenti informali
abitati dai rom). Sono rimasto impantanato con la macchina nel fango. La
situazione è terribile. Ho visto centinaia di persone che vivono in un
incubo: la zona ricorda i campi profughi che ho visitato l’anno scorso
in Libano. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">The situation</span> is terrible. I have seen hundreds of people living in a nightmare: the area is reminiscent of the refugee camps that I visited last year in Lebanon.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Xg98vGOfAfw/Vv5tpePBfGI/AAAAAAAABiY/TSx8MuadVswxn0eknuFP5WMskI02hlFog/s1600/romania%2Broma%2Bbaia%2Bmare%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://4.bp.blogspot.com/-Xg98vGOfAfw/Vv5tpePBfGI/AAAAAAAABiY/TSx8MuadVswxn0eknuFP5WMskI02hlFog/s400/romania%2Broma%2Bbaia%2Bmare%2B2.jpg" width="400" /></a></div>
Qui, però, la povertà fa ancora più impressione. Una famiglia con
sette figli e un ottavo in arrivo si stava costruendo una baracca. Tre
dei bambini non avevano le scarpe ed erano sporchi da far spavento. Due
non avevano nemmeno i pantaloni. <br />
In tutto il campo c’è solo una fonte d’acqua. Il padre aveva 31 anni
ma ne dimostrava cinquanta. La madre ne aveva 26, e anche lei ne
dimostrava almeno venti di più. Probabilmente all’ultimo mese di
gravidanza, la donna stava battendo dei chiodi cercando di attaccare dei
pezzi di legno. Nella baracca c’era un letto grande poggiato su alcuni
sassi: quando piove ci sono dieci centimetri d’acqua per terra. E c’era
anche una stufa in cui la famiglia brucia qualsiasi cosa purché faccia
calore. Nient’altro. Il tutto in nove metri quadrati al massimo. Ho
parlato con la gente. Solo rabbia, a Pirita come a Craica. </div>
<div class="item_quote">
Cosa può cambiare una visita del genere? Me lo chiedo mentre faccio
indossare un paio di stivali a una bambina che ha i piedi zuppi d’acqua</div>
<div class="item_text" id="p_732174_i_3">
I quindici bambini di Pirita a cui ho portato gli stivali hanno i
piedi coperti e stamattina hanno mangiato a<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="">I have</span> also visited the buildings of the ghetto of Baia Mare neighborhood. Waste everywhere. Drugs and prostitution.</span> La situazione non è così
grave come nel ghetto di Ferentari, a Bucarest, ma è molto probabile che
tra qualche anno diventi addirittura peggiore. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-44TX_tLFZoo/Vv5t5wXm8bI/AAAAAAAABig/R3p5LzTIGXMo6jYWwa-0RKz57cZO0nH-g/s1600/rom%2Bromania%2Bbaia%2Bmare.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="308" src="https://1.bp.blogspot.com/-44TX_tLFZoo/Vv5t5wXm8bI/AAAAAAAABig/R3p5LzTIGXMo6jYWwa-0RKz57cZO0nH-g/s400/rom%2Bromania%2Bbaia%2Bmare.jpg" width="400" /></a></div>
sufficienza. Ma altri cento
bambini del campo non sono stati così fortunati. Ho visitato anche i palazzi del quartiere ghetto di Baia Mare.
Rifiuti dappertutto. Droga e prostituzione. <br />
Cosa sto cercando in un posto del genere? Perché sto perdendo tempo a
osservare cose che la maggior parte dei romeni non ha né visto né
immagina che esistano? Cosa può cambiare una visita del genere? Me lo
chiedo mentre faccio indossare un paio di stivali misura 23 a una
bambina che ha i piedi zuppi d’acqua e coperti di fango. <br />
Mi prendo un altro insulto. Non ho stivali per tutti gli adulti che
ne hanno bisogno o che pensano di averne diritto. Parlo con loro. Così
come faccio a Ferentari e in altri posti del genere. <br />
Un uomo anziano urla qualcosa in romanì a un gruppetto che fa casino.
Gli dico, sempre in romanì, che anche io sono rom e che lo ringrazio.
L’uomo rimane sorpreso, come le persone intorno a lui. Poi si rivolge a
me cercando di giustificare la villania degli altri. Alcuni sembrano
ascoltarlo, altri se ne vanno brontolando. Uno di loro mi insulta
ancora, sempre in romanì. È un ragazzo, padre di due figli. Ma non ho
più stivali da dargli. </div>
<div class="item_heading">
<h3>
Lo stato non esiste<br />
</h3>
</div>
<div class="item_text" id="p_732174_i_5">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zRUVdinZjRU/Vv5tMFLVuKI/AAAAAAAABiQ/SgQMA5A_WJckyh80smd0uWstPhSlfUPDg/s1600/Romania.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://1.bp.blogspot.com/-zRUVdinZjRU/Vv5tMFLVuKI/AAAAAAAABiQ/SgQMA5A_WJckyh80smd0uWstPhSlfUPDg/s320/Romania.gif" width="320" /></a>Per loro rappresento lo stato romeno. Uno stato che merita di essere
insultato perché permette l’esistenza di luoghi come questi. Sono il
dignitario di uno stato che - è evidente - ha fallito, tollerando ghetti
come questo.<span class="" id="result_box" lang="en"><span class=""> To them</span> <span class="">I represent</span> the Romanian state. A state that deserves to be insulted <span class="">because it allows</span> the existence of places like these. I am the dignitary of a state that - <span class="">it is evident</span> - has failed, tolerating ghettos like this.</span> Sono consapevole che nel tempo del mio incarico non potrò
cambiare granché a Craica o a Pirita. E so che anche se avessi un
mandato più ampio non potrei comunque fare molto. Per trasformare
davvero le cose c’è bisogno di tempo e di pazienza. Tuttavia esiste la possibilità che la mia visita cambi qualcosa. A
Pirita e a Craica sono stato accompagnato da persone meravigliose. Sono
convinto che torneranno nel campo e che porteranno a scuola altri
bambini, ragazze e ragazzi i cui genitori non sanno cosa significhi
essere responsabili. Oppure non lo sono affatto. C’è la possibilità che in futuro alcuni di questi bambini possano
beneficiare delle misure che abbiamo inserito o che inseriremo nel piano
anti povertà del governo. <br />
Rispetto a questi problemi 15 paia di stivali di gomma non sono
nulla. Proteggeranno solo 15 bambini dai tagli ai piedi e dall’umidità
per qualche mese. </div>
<div class="item_heading">
<h3>
Ospiti inattesi<br />
</h3>
</div>
Mi telefona mio figlio. Ha i pidocchi. C’era da aspettarselo,
considerato che passiamo almeno dieci ore a settimana con i bambini di
Ferentari. In qualche modo è divertito e si congratula con me per la mia
calvizie, che mi protegge dal prurito e dallo shampoo contro i
parassiti. Domani torneremo dai bambini del centro d’accoglienza di
Bucarest. Oggi stanno meglio di qualche anno fa. E rispetto agli altri
ragazzini del quartiere hanno qualche possibilità in più di vivere una
vita quasi normale. <br />
All’improvviso l’insulto del ragazzino di Craica mi sembra molto meno
drammatico. La mia calvizie ha anche un lato positivo. A Craica non ho
risolto granché ma, per quanto posso, continuerò a provare a fare
qualcosa. E sono sicuro che troverò sempre sostegno. <br />
<br />
<i>di Valeriu Nicolae</i>Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-37943432060839558112016-02-08T19:47:00.003+01:002016-02-08T20:04:58.530+01:00Welcome to hell cambodian<a href="http://1.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SuBAc1D3FkI/AAAAAAAAA98/p5MKejAb7o8/s1600-h/cambogia+children.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" height="239" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395383217613641282" src="https://1.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SuBAc1D3FkI/AAAAAAAAA98/p5MKejAb7o8/s320/cambogia+children.jpg" style="float: left; height: 158px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 211px;" width="320" /></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wBToDNV-hNo/VrjhkZlcdaI/AAAAAAAABhg/8nkEW_drVxQ/s1600/bandiera%2Bcambogia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="132" src="https://1.bp.blogspot.com/-wBToDNV-hNo/VrjhkZlcdaI/AAAAAAAABhg/8nkEW_drVxQ/s200/bandiera%2Bcambogia.jpg" width="200" /></a>Se vi parlo della <a href="http://www.cambodia.gov.kh/unisql1/egov/english/home.view.html">Cambogia</a>
forse dovrei parlarvi del suo favoloso Tempio di Preah Vihear, situato
in cima ad un'altura di 525 metri, sui monti Dângrêk. O forse dovrei
parlarvi del bellissimo fiume Mekong o della natura ricca e verdeggiante
che si trova fuori le città. O magari potrei soffermarmi sulla
terribile storia di Pol Pot. Ma non vi parlerò di questo. Vi parlerò di
un articolo letto sul Corriere
della Sera e di alcuni documentari visti. Che iniziano tutti con la
stessa domanda: "La vuoi una bambina di dieci anni? O preferisci il suo
fratellino, che di anni ne ha otto?". <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps atn">"</span><span class="">You want</span> <span class="hps">child a ten</span> <span class="hps">year old</span>? <span class="hps">Or</span> <span class="hps">you would rather</span> <span class="hps">his little brother</span>, who <span class="hps">has eight</span> <span class="hps">year</span> old?".</span><br />
<div>
<div>
<div>
<div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SuBApZOTc4I/AAAAAAAAA-E/GXmzkXDXHcQ/s1600-h/cambogia+childrens+2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395383433479549826" src="https://3.bp.blogspot.com/_5fLI4v_DqIU/SuBApZOTc4I/AAAAAAAAA-E/GXmzkXDXHcQ/s320/cambogia+childrens+2.jpg" style="float: right; height: 240px; margin: 0px 0px 10px 10px; width: 320px;" /></a>Eh sì,
assieme alla marijuana e all'anfetamina, questo offrono i papponi agli
occidentali che scendono negli alberghi da due soldi attorno al lago
Bung Kak di Phnom Penh. Anche l'autista di tuk-tuk propone creature di
cui abusare: "Conosco un bordello pieno di ragazzine. Costano care,
però. Almeno venti dollari". </div>
<div>
Le bambine vendute ai bordelli a volte hanno solo cinque anni. Almeno un terzo delle prostitute cambogiane è minorenne. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">The girls are</span> <span class="hps">sold</span> <span class="hps">to brothels</span> <span class="hps">sometimes have</span> <span class="hps">only five years</span> <span class="hps">old</span>. <span class="hps">At least</span> <span class="hps">a third</span> <span class="hps">of Cambodian</span> <span class="hps">prostitutes</span> <span class="hps">are minors</span>.</span></div>
<div>
Gli orchi sono spesso europei, australiani, statunitensi e giapponesi. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">Orcs are</span> <span class="hps">often</span> <span class="hps">European, Australian</span>, <span class="hps">US and Japanese</span>. </span>Sì,
anche italiani. Ma ci sono altri mostri, più insidiosi, perché si
confondono tra i cambogiani, quindi più difficili da intercettare. Sono
quei pedofili, numerosissimi, che arrivano da Taipei, Hong-Kong,
Pechino. Ci sono asiatici che festeggiano la firma d'un contratto
comprandosi una vergine cambogiana. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">There</span> <span class="hps">are Asian</span> <span class="hps">celebrating</span> <span class="hps">the signing of</span> <span class="hps">a contract</span> <span class="hps">by buying</span> <span class="hps">a Cambodian</span> <span class="hps">virgin.</span></span></div>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-sNqFd-RtZMg/VrjifF8ZHOI/AAAAAAAABhk/4EKa87qD3YQ/s1600/cambogia%2Bkids%2Bstreet.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://3.bp.blogspot.com/-sNqFd-RtZMg/VrjifF8ZHOI/AAAAAAAABhk/4EKa87qD3YQ/s320/cambogia%2Bkids%2Bstreet.jpg" width="320" /></a>Spesso sono le famiglie
stesse a fornire loro le bimbe. Bimbe che, quando tornano a casa dopo
aver trascorso un paio di notti con il loro stupratore, sono prese a
sassate dagli uomini del villaggio, perché considerate <i>srey kouc</i>, <br />
anime
rotte. Perciò, dopo che una madre ha venduto la verginità di una bimba
di 10 anni per 500 dollari, la piccola finisce in un bordello.<br />
<div>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-hQT5umbwEBk/Vrjgd4r-A-I/AAAAAAAABhc/HcT_q4QWJEc/s1600/hell%2Bcambogia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://2.bp.blogspot.com/-hQT5umbwEBk/Vrjgd4r-A-I/AAAAAAAABhc/HcT_q4QWJEc/s320/hell%2Bcambogia.jpg" width="320" /></a>La nuova maledizione
poi del porto di Sihanoukville è la yahma, così viene chiamata una
micidiale metanfetamina fabbricata in Thailandia, di cui ne fa uso l'80
% delle prostitute cambogiane. La vecchia, ma sempre attuale,
maledizione del luogo sono i pedofili occidentali, che qui addescano le
loro prede sulla spiaggia; il 65% sono maschietti dagli otto ai
quindici anni. </div>
<div>
E il governo cambogiano? E la polizia
del luogo? Certo, qualcosa si sta muovendo in questi anni, ma la strada è
ancora desolatamente lunga e ricca d'ostacoli; perchè, in fondo, il
turismo sessuale porta soldi, e questi per alcuni possono essere più
importanti della vita di un bambino.</div>
<div>
Questo è l'inferno
cambogiano, un inferno sceso in terra, dove padri esemplari di
famiglia, gran lavoratori, di quelli che portano i figli alle partite,
di quelli che fanno regali, mostrano la loro vera faccia da demoni.<br />
<br />
http://video.repubblica.it/mondo-solidale/parlando-con-gli-alberi-il-film-sulla-prostituzione-minorile/129560/128063</div>
</div>
</div>
</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-64138706056731199562015-11-30T11:10:00.002+01:002015-11-30T11:10:53.701+01:00TOKYO Vice - on the streets of Japan obscure <div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">Meeting with</span> <span class="hps">Jack</span> <span class="hps">Adelstein</span>, <span class="hps">American journalist and writer</span> <span class="hps">author of</span> <span class="hps">Tokyo</span> <span class="hps">Vice</span>, <span class="hps">startling report</span> <span class="hps">on the</span> <span class="hps">Japanese Yakuza</span> <span class="hps">and now</span>, <span class="hps">he</span> <span class="hps">threatened with death</span>, <span class="hps">he</span> <span class="hps">lives with his</span> <span class="hps">armed escort</span>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Incontro con <b>Jack Adelstein</b>, giornalista e scrittore americano autore di<i><b> Tokyo Vice</b></i>, impressionante reportage sulla Yakuza giapponese e che oggi, minacciato di morte, vive sotto scorta.</div>
<i>di Junko Terao</i><br />
<span style="color: red;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;">
<span style="color: #0c343d;"><span style="font-size: large;"><b>TOKYO</b></span></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-pvUHo3GblK0/VQSLFNiGEmI/AAAAAAAABc4/nvyi2a0I37I/s1600/tokyo%2Bvice.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-pvUHo3GblK0/VQSLFNiGEmI/AAAAAAAABc4/nvyi2a0I37I/s1600/tokyo%2Bvice.jpg" width="263" /></a>
They
arrived at night, in the dark, with tattooed arms hidden and gloves to
hide the missing fingers. <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">The first aid</span><span>,</span> <span class="hps">a few hours</span> <span class="hps">after the tsunami that</span> <span class="hps">on March 11</span> <span class="hps">devastated the</span> <span class="hps">northeast coast</span> <span class="hps">of Japan</span><span>,</span> <span class="hps">brought them</span> <span class="hps">the men of the</span> <span class="hps">yakuza</span><span>.</span></span><br />
Sono arrivati di notte, con il buio, le braccia tatuate coperte e i
guanti a nascondere le dita mancanti, per non dare nell’occhio. I primi
soccorsi, poche ore dopo lo tsunami che l’11 marzo ha devastato la costa
nordorientale del Giappone<span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" lang="ja">日本</span></span>, li hanno portati gli uomini della <b>yakuza ヤクザ</b>.
Decine di camion carichi di medicine, coperte, cibo, acqua potabile e
torce elettriche sono partiti da Tokyo diretti nel Tohoku. Non solo. Nei
dieci giorni successivi alla catastrofe, a mantenere l’ordine nei
rifugi allestiti per i sopravvissuti c’erano più gangster che
poliziotti. Pare che per scoraggiare gli sciacalli sia più efficace un
tatuaggio in bella mostra che una divisa con distintivo. Come e perchè i
gruppi che controllano il crimine organizzato si siano dati tanto da
fare ce lo spiega Jake Adelstein, giornalista diventato suoi malgrado un
esperto di yakuza, paladino (come recita la sua firma) e autore di <b>Tokyo Vice, uscito in Italia per Einaudi Stile Libero (466 pp.)</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-R7nNyYOq-fI/VQSLIBr2fyI/AAAAAAAABdA/QT51q0mBdzE/s1600/tokyo%2Bvice%2Bitalia.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-R7nNyYOq-fI/VQSLIBr2fyI/AAAAAAAABdA/QT51q0mBdzE/s1600/tokyo%2Bvice%2Bitalia.jpg" width="253" /></a>"<i>I vari gruppi, ce ne sono 22 riconosciuti, si presentano come
associazioni benefiche e seguono un codice d’onore che ha come principio
di base l’assistenza ai più deboli. Chiaramente non c’è solo una spinta
filantropica dietro la mobilitazione seguita allo tsunami, ma posso
assicurare che il codice d’onore é rispettato dalla maggior parte degli
yakuza. La criminalità organizzata ha una storia di soccorsi
post-catastrofe alle spalle: la prima volta è intervenuta nel 1964, dopo
il terremoto Niigata, poi nel 1995 a Kobe - dove peraltro la sede della
Yamaguchi-gumi, che con 40mila uomini é il gruppo più numeroso di
yakuza, occupa un intero quartiere</i>". <span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps">A</span> <span class="hps">picture</span> <span class="hps">of</span> <span class="hps">a big operation</span><span>, no doubt</span><span>, especially useful</span> <span class="hps">to</span> <span class="hps">secure a</span> <span class="hps">slice</span> <span class="hps">of the reconstruction</span><span>, as the</span> <span class="hps">building</span> <span class="hps">and</span> <span class="hps">the</span> <span class="hps">industry</span> <span class="hps">in which</span> <span class="hps">the</span> <span class="hps">yakuza</span> <span class="hps">has become</span> <span class="hps">so</span> <span class="hps">powerful</span> <span class="hps">after the war</span><span>,</span> <span class="hps">when</span> <span class="hps">there was a whole</span> <span class="hps">country</span> <span class="hps">to be rebuilt</span>.<span class="hps"></span></span><br />
<span class="" id="result_box" lang="en"><span class="hps"></span></span>A una grande operazione
d’immagine, non c’è dubbio, utile soprattutto ad assicurarsi una fetta
della ricostruzione, dato che l’edilizia e il settore con cui la yakuza ヤクザ è
diventata cosi potente nel dopoguerra, quando c’era un intero paese da
rimettere in piedi. Oltre a fornire i soccorsi, infatti, pare che gli
yakuza ヤクザ si siano presentati puntuali con i mezzi necessari a rimuovere i
detriti delle città distrutte dall’onda. Da li, allungare le mani sulla
cuccagna di appalti è questione di poco. Cosi è successo in passato e
cosi sta accadendo nel Tohoku, come ha rivelato un inchiesta di giugno
del settimanale Sentaku: l’urgenza di ridare le case agli sfollati farà
chiudere un occhio a chi, in teoria, dovrebbe vigilare
sull’assegnazione degli appalti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ESq3bfkt0Ew/VQSLz1tWzVI/AAAAAAAABdI/D_hJq_YjPhM/s1600/adelstein.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-ESq3bfkt0Ew/VQSLz1tWzVI/AAAAAAAABdI/D_hJq_YjPhM/s1600/adelstein.jpg" width="206" /></a>
Abbiamo incontrato <b>Jake Adelstein</b> a Tokyo <span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" lang="ja">東京 </span></span>in un tranquillo
quartiere residenziale, nella casa da dove fa la spola con gli Stati
Uniti. Dal 2005 la sua famiglia, moglie giapponese e due figli, vive li
per ragioni di sicurezza<i> "</i><i>Farli restare sarebbe stato troppo pericoloso</i><i>"</i>
spiega lui, che dal 2008 vive protetto dalla polizia e quando è in
Giappone<span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" lang="ja"> 日本</span></span> è scortato da una guardia del corpo, un ex boss della yazuka
senza un mignolo. La storia di come é arrivato a questo punto la
racconta in Tokio Vice, un po’ autobiografia, un po’ romanzo hardboiled,
che svela i retroscena del giornalismo investigativo in Giappone <span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" lang="ja">日本</span></span> ma,
soprattutto, un tuffo nell’underworld del Sol Levante,<i> “per vedere cosa c’é davvero sotto la superfice di una società apparentemente pacifica e tranquilla”</i>.
In quel mondo buio, violento, che puzza di alcool e fumo, tra ragazze
vendute, stuprate e morte ammazzate, strozzini, personaggi scomodi
‘suicidati’ e detective insonni, Adelstein ha vissuto per dodici anni,
dal 1993 al 2005, come reporter dello <a href="http://www.yomiuri.co.jp/" target="_blank">Yomiuri Shimbun</a>, il quotidiano più
letto nel paese, primo giornalista straniero ad entrare nel gotha
dell’informazione nipponica.<i> "</i><i>Per mia fortuna sono Stato subito assegnato alla sezione di polizia che seguiva i crimini legati alla yakuza",</i> racconta Adelstein. Allora, però, non immaginava il peso che la mala
giapponese avrebbe avuto nella sua vita. Allora non aveva ancora idea di
chi fosse Tadamasa Goto <span style="font-weight: normal;"><span class="t_nihongo_kanji" lang="ja">後藤 忠政</span></span>. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JIjgUbzP8tY/VQSQEJchuRI/AAAAAAAABdU/fVm6HjecEjA/s1600/tadamasa%2Bgoto.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://3.bp.blogspot.com/-JIjgUbzP8tY/VQSQEJchuRI/AAAAAAAABdU/fVm6HjecEjA/s1600/tadamasa%2Bgoto.jpg" width="320" /></a></div>
</div>
<i>"</i><i>Poco prima dl lasciare lo Yomiuri, nel 2005, stavo lavorando a una
storia davvero grossa: avevo saputo che quattro anni prima il Capo della
Goto-gumi, la più pericolosa delle affiliate alla Yamaguchi-gumi, era
volato negli Stati Uniti e aveva avuto un trapianto di fegato al Centro
tumori della Ucla. Non ho mai scoperto davvero come ha fatto, ma è
passato dall’ 85mo al primo posto della lista, ottenendo un fegato nuovo
in sei settimane, quando normalmente ci vogliono almeno tre anni. La
Ucla si è giustificata dicendo che il fegato era “scadente”. Penso che
li qualcuno sia diventato molto ricco organizzando tutta l’operazione.
Più tardi ho scoperto che tra il 2000 e il 2004 altri quattro yakuza
hanno subito trapianti nello stesso ospedale, e hanno pagato in
contanti. L’ Fbi gli ha procurato il visto in cambio di informazioni
sulla Yamaguchi-gumi e sulle sue ‘front company’ negli Stati Uniti. Li
la Yakuza ha molti interessi e molti soldi nelle banche americane. So
che Goto, però, una volta avuto il fegato, ha fornito solo un quinto dei
nomi promessi all’Fbi".</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gTc96-D7ND8/VQSQ4msfWmI/AAAAAAAABdc/QxThBI7VqdU/s1600/yakuza.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="http://2.bp.blogspot.com/-gTc96-D7ND8/VQSQ4msfWmI/AAAAAAAABdc/QxThBI7VqdU/s1600/yakuza.jpg" width="400" /></a>Doveva essere la sua ultima inchiesta, la sua “tesi di laurea” per
chiudere in bellezza un’esperienza eccitante quanto dura e sfiancante.
Invece un giorno riceve la visita di un uomo di Goto con un messaggio
chiaro, che lascia poca scelta: o tu cancelli la storia, o noi
cancelliamo te e la tua famiglia. Quella di non scrivere più sui
giornali giapponesi, se non sotto pseudonimo, è stata, quindi una scelta
obbligata. Ma Adelstein ha continuato a occuparsi di yakuza ヤクザ,
scrivendone sulla stampa americana e registrando negli ultimi tempi il
diverso atteggiamento delle autorità verso la criminalità organizzata.<i>"</i><i>Qualcosa sta cambiando. La yakuza è sempre stata considerata un male
necessario, il prezzo da pagare per tenere pulite le strade. Fino a poco
tempo, fa tra la polizia e la criminalità organizzata spesso c’è stato
un rapporto di collaborazione. Per questo in Giappone non esiste una
legge contro il crimine organizzato, nessun governo liberaldemocratico
ha mai avuto interesse a farla. Addirittura in passato ci sono stati
casi di membri della yakuza entrati in politica: Hamada Koichi, per
esempio, prima di diventare senatore era stato nella Inagawakai, il
terzo gruppo del paese per numero di affiliati. O il nonno dell’ex
premier Junichiro Koizumi, un ex gangster noto come il “ministro
tatuato”. Nemmeno il Partito democratico, al potere dal 2008, ha
inserito la lotta contro la criminalità organizzata nel suo programma
politico. E non e un caso. Nel 2007 i democratici hanno fatto un patto
con la Yamaguchi-gumi: la più grande famiglia di yakuza avrebbe
garantito il suo sostegno, e in cambio i democratici avrebbero lasciato
qualsiasi progetto di legge contro il crimine organizzato in soffitta. E
cosi è stato".</i> In effetti, finora a Tokyo<span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" lang="ja"> 東京</span></span> , dove si è appena insediato il sesto primo
ministro in cinque anni, non si é parlato di legge anti-yakuza. "<i>Con una legge ad hoc puoi arrestare i capi di un organizzazione per i
crimini commessi dai loro sottoposti. In Giappone, invece, se un
“soldato semplice” commette un omicidio, la catena di responsabilità si
ferma li. Viene processato, il gruppo a cui appartiene gli fornisce un
avvocato, finisce in prigione ma sa che nel frattempo la “famiglia”
provvederà a mantenere moglie e figli e che quando uscirà verrà
ricompensato a dovere. Non essendoci programmi di protezione dei
testimoni o una legge sui pentiti mancano gli incentivi a collaborate
con la giustizia".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MqdxrdqN3P4/VQSXSgwLarI/AAAAAAAABeI/5lYn-Fdf_XM/s1600/police%2Bjapan.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="255" src="http://3.bp.blogspot.com/-MqdxrdqN3P4/VQSXSgwLarI/AAAAAAAABeI/5lYn-Fdf_XM/s1600/police%2Bjapan.jpg" width="400" /></a>Qualcosa però ultimamente è cambiato.<i> "</i><i>Dato che la yakuza non è considerata fuori legge, la polizia cerca
almeno di renderle la vita difficile. L’attuale capo dell’Agenzia
nazionale di polizia dal 2010 ha fatto adottare alle singole prefetture
(regioni) delle clausole da inserire in ogni genere di contratto -
dall’apertura di un conto in banca a un contratto d’affitto, ai
contratti nell’edilizia - che bandiscono ogni legame con il crimine
organizzato. Se un costruttore si rivolge a ditte gestite dalla yakuza -
molti se ne servono per sgomberare, con minacce e altri mezzi poco
ortodossi, gli edifici sul terreni a cui sono interessati - lui non può
essere arrestato, perché pagare la yakuza per fare un lavoro non è
illegale, ma il suo nome viene reso pubblico, il che implica un
azzeramento degli affari e una condanna alla bancarotta. E’ successo
alla Suruga Corporation, una grossa azienda di costruzioni e vendita di
immobili. Nel 2008 aveva pagato 50 milioni di dollari a una ditta di
facciata della Goto-gumi, proprio per un servizio di sgombero. Hanno
arrestato qualche uomo del gruppo ma non il proprietario dell’azienda,
che però é fallita dopo che la vicenda é venuta a galla. Un altro
esempio: se chi apre un conto in banca non dichiara subito di avere
legami con la yakuza quando firma il contratto, in seguito può essere
perseguito per frode. Queste misure cercano di supplire alla mancanza di
una legge anticrimine e credo che qualche effetto avranno. Anche
perché le aziende avranno sempre meno denaro a disposizione, e ricorrere
ai servizi forniti dalla yakuza sarà sempre meno conveniente".</i> Come mai proprio adesso questo giro di vite? "<i>Perché si è rotto un equilibrio. Finora il tacito accordo tra
autorità e criminali prevedeva che la yakuza rimanesse nell’ombra.
Nell’estate 2010, invece, quando è scoppiato uno scandalo che ha
bloccato il campionato di sumo, è successa una cosa inedita: cinquanta
membri della Kodokai, un’affiliata della Yamaguchi-gumi particolarmente
indomita, hanno sfilato davanti alle telecamere. Una provocazione
inaccettabile che si aggiungeva a una serie di altri episodi in cui la
Kodokai si era mostrata pronta a combattere. Nel 2007 la polizia aveva
fatto irruzione in una sede della Kodokai e i poliziotti avevano trovato
le foto dei loro familiari appese alle pareti. Cose di questo genere.
Il 30 settembre il Capo dell’Agenzia nazionale di polizia ha radunato
tutti i comandanti del paese e ha dato un ordine preciso: distruggere la
Kodokai, il passo necessario per attaccare la Yamaguchi-gumi. Lo
scandalo del sumo non è scoppiato a caso. Tutti sapevano dei legami tra
il sumo e la yakuza, del fatto che i lottatori erano nel giro di
scommesse clandestine sulle partite di baseball, ma solo quando la
Kodokai ha tirato la corda, la stampa ha scoperto l’acqua calda e ne ha
parlato scatenando il putiferio".</i></div>
</div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-GZ5UDCN3n_Y/VQSUPzy8AkI/AAAAAAAABd8/Z8W52SkKmy0/s1600/tokyo%2Bnight%2Bstreets.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://3.bp.blogspot.com/-GZ5UDCN3n_Y/VQSUPzy8AkI/AAAAAAAABd8/Z8W52SkKmy0/s1600/tokyo%2Bnight%2Bstreets.jpg" width="400" /></a>L’ultimo scandalo legato alla yakuza ヤクザ è quello che
ha travolto Shinsuke Yamada, “il Jay Leno della tv giapponese”, come lo
definisce Adelstein, che lo scorso agosto si è dovuto ritirare dalle
scene dopo che i suoi rapporti con il crimine organizzato sono diventati
di dominio pubblico. Una vicenda che ha messo in evidenza un altro
aspetto della ramificazione della yakuza ヤクザ, i cui tentacoli sembrano
arrivare ovunque: la sua presenza nell’industria dello spettacolo. Di
questa e altre storie Jake Adelstein continua a scrivere su
<a href="http://japansubculture.com/">japansubculture.com</a>, una fonte di notizie e aggiornamenti
dall’underworld nipponico.
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quanto alla storia che gli ha cambiato la vita, quella di Goto e del suo
fegato nuovo, Adelstein alla fine l’ha scritta nel 2008 sul Washington
Post. Nel frattempo Goto si è ritirato ed è diventato un monaco
buddista. ll che non gli ha impedito di inserire nella sua autobiografia,
uscita nella primavera 2010, una minaccia di morte chiaramente diretta a
lui. Toshiro Igari, l’avvocato a cui Adelstein ha chiesto aiuto per
fare causa all’editore, molto attivo contro il crimine organizzato, <a href="http://www.japansubculture.com/the-high-price-of-writing-about-the-yakuza-and-those-who-pay/" target="_blank">è stato trovato morto</a> in una stanza d’albergo a Manila. Per la polizia si è
trattato di suicidio, e il caso è stato chiuso. </div>
<div style="text-align: justify;">
E’ stato questo l'ultimo episodio di una guerra non ancora finita.</div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-142901594970484480.post-28102025949597335402015-10-12T22:24:00.002+02:002015-10-12T22:27:54.082+02:00October 12, 1492: the end of the freedom of the natives<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-1d5mnO99TN0/VhwVWWHG98I/AAAAAAAABf4/ac1qIkClzSY/s1600/12096373_1468397533468627_7368272621714294905_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="http://3.bp.blogspot.com/-1d5mnO99TN0/VhwVWWHG98I/AAAAAAAABf4/ac1qIkClzSY/s400/12096373_1468397533468627_7368272621714294905_n.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"></span><br />
"Hanhepi iyuho mi ihanbla ohinni yelo / O sunkmanitutankapi hena, sunkawakanpi watogha hena, oblaye t'ankapi oihankesni hena / T'at'epi kin asni kiyasni he akatanhanpi iwankal / Oblaye t'anka kin osicesni mitakuyepi òn / Makoce kin wakan, WakanTanka kin òn / Miwicala ohinni - Hanhepi iyuha<br />
kici - Anpetu iyuha kici yelo / Mi yececa hehaka kin yelo, na / ni yececa sunkmanitutankapi / kin ka mikaga wowasaka isom / Uncipi tuweni nitaku keyas ta k'u / Unwakupi e'cela e wiconi wanji unmakainapi ta yelo / Anpetu waste e wan olowan le talowan winyan ta yelo / Unwanagi pi lel e nita it'okab o'ta ye / Untapi it'okab o'ta / Na e kte ena òn hanska ohakap / ni itansni a'u nita ni ihanke yelo"<br />
<br />
"I still dream every night / Of them wolves, them mustangs, those endless prairies / The restless winds over mountaintops / The unspoilt frontier of my kith n`kin / The hallowed land of the Great Spirit / I still believe / In every night / In every day / I am like the caribou / And you like the wolves that make me stronger / We never owed you anything / Our only debt is one life for our Mother / It was a good day to chant this song / For Her / Our spirit was here long before you / Long before us / And long will it be after your pride brings you to your end"<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">Para muchos fue el 12. Para unos pocos fue el 11. Para otros,
aún más revisionistas, fue el 13. Pero la fecha sólo indica una referencia
aproximada del inicio o consumación de los hechos históricos. Es definida por
un calendario. Gregoriano, juliano, maya, azteca, judío. Un dato poco determinante de los
procesos de la historia. Una historia que es conflictiva. Llena de incidentes, contradicciones,
opresiones, sangre, muerte y pérdidas. Pérdidas culturales. Pérdidas humanas.
Pérdidas sociales, políticas y económicas. Pérdidas.</span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">Con la llegada de la Niña, la Pinta y la Santa María a las
Antillas, se iniciará el mayor etnocidio de la historia de la Humanidad.
Llegaban los
europeos. Hombres blancos, vestidos con finas telas, que hablaban un
idioma muy extraño y estaban iluminados por un solo Dios.
Eran monoteístas. Una cuestión fundamental de entender para comprender
las
causas de la matanza indígena. Indios porque pensaron que habían llegado
a la
India. Nosotros heredamos el vocablo. Lo reproducimos. Casi,
inconscientemente.
Pero estos indios no eran monoteístas. Adoraban al sol. A la tierra.
Tenían sus
dioses. Creencias propias que fueron deslegitimadas.
Desvalorizadas. Manipuladas, para así efectuar una evangelización más
eficaz. El originario se convencía de su nueva creencia. Si no lo
lograba, era asesinado. El método de la coerción, violencia y muerte. </span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"></span></span><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Cristóbal Colón, un navegante genovés, simplemente responsable.
Responsable de haber zarpado hacia la India. Responsable de haber creído llegar
a tierras indias. Responsable de haber hallado al “Nuevo Mundo”. Nuevo Mundo
para ellos. Un territorio nunca antes visto por el ojo europeo. Libre de toda
explotación y sumisiones que se establecieron en la posteridad.</span> <span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Con
comunidades autogobernadas a miles de kilómetros de los feudos, vasallos y
Señores. Un suelo con una incalculable belleza paisajística. Un continente
donde abundaban las esmeraldas, los recursos naturales y el tan preciado oro. Una tentación para el
hombre blanco. Un valioso brillante tan anhelado por éste, que lo llevó a
provocar extensos ríos de sangre para conseguirlo. Oro que formó parte de la
primitiva acumulación capitalista necesaria para la Revolución Industrial.</span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">Los indios eran pacifistas. De lo contrario, no hubiesen
vuelto los europeos. Los que llegaron, hubieran muerto a manos de estos
salvajes. Pero no fue así. Tuvieron oportunidad de sobrevivir. De convertirse
en salvajes. Ahora ellos. Verdaderos bárbaros, para luego asesinar al noventa
por ciento de la población autóctona. Sólo cincuenta años tardaron. De 110
millones a 11 millones los redujeron. En nombre de Dios, la iglesia y el
catolicismo. El Vaticano, el mayor beneficiado de la colonización. Las misiones,
evangelización y los Tomás de Torquemada que la formalizaron. Se adoctrinó al
resto. Pocos indios que aprendieron a hablar castellano y a alabar al Dios de
Occidente. Pocos que sobrevivieron. Oprimidos, hasta morir. Negados de su
cultura. Violados por una cultura superior, cuya superioridad yacía en las
reglas que imponían. Normas, nuevas creencias y civilización. Uso al extremo
del racismo. Una noción corrompida por el interés mercantil. Porque si de razas
hablamos, la verdad es que sólo existe una. La raza humana. La única que representa
al Ser Humano. En el Viejo continente, en la India a la que no se llegó y aquí.
Hace siglos, hoy y siempre.</span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">Parecían dioses los foráneos. Llegaban en grandes
construcciones a base madera, nunca antes vistas por estos pagos. Trajeron
técnicas, alimentos, creencias y enfermedades, como la viruela. Cosas que ya habían. Pero
distintas. Por eso comenzó la conquista. Por el choque de culturas. Lógicamente
diferenciadas, complejas y a las que se defendieron con la vida. Porque se
resistió a la usurpación de tierras. Se resistió con todas las fuerzas a la
negación de la identidad como pueblos con existencia propia. No americana.
Originaria. Pero no pudieron impedir la destrucción, casi por completo, de sus
raíces, sus saberes, su descendencia, su intuición. Perdieron hombres, mujeres,
niños, viejos y sabios, por cantidades superlativas. La medicina natural, la
relación y el entendimiento con la naturaleza, fueron avasallados. No hubo
opción de convivencia ni de mutuo acuerdo. Se procedió de una manera
irracional. Inhumana. Que no tendrá olvido ni perdón.</span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">Velázquez por la hoy isla de Cuba. Cortés por México, donde
se encontraban los Aztecas. Pizarro por Perú, donde habitaban los Incas.
Grandes conquistadores, etnocidas y ejecutantes de las políticas de la Corona
española. Políticas que llevaron a destruir civilizaciones enteras.
Civilizaciones que ya existían en nuestra tierra, desde hacía siglos. Habían
desarrollado sistemas de comercio, escritura, ciencias, arte, agricultura.
Practicaban su cultura, su cotidianeidad, sus propias desigualdades sociales y
económicas. De ellas, las grandes civilizaciones precolombinas, hoy sólo nos
quedan ruinas, pintadas rupestres, y las invaluables leyendas que se
transmitieron oralmente entre los integrantes del pueblo oriundo de esta tierra. </span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;">La resistencia indígena a la conquista permitió la conservación
de algunas culturas originarias. No todo se perdió en el etnocidio del siglo
XVI. Durante estos cinco siglos, los pueblos originarios convivieron con la
sociedad europeizada de Latinoamérica. Algunos interrelacionados, otros con
poca comunicación e intercambio cultural con ella. En la actualidad luchan por mantener
y enseñar a sus hijos esa esencia autóctona que aun poseen, y que se encuentra
en peligro de extinción. Ellos, que son más dueños de la tierra que la sociedad
que vive en ella. Los pueblos originarios que alzan su voz ante las
injusticias, el <a href="http://elitealasanjabarbariealpoder.blogspot.com.ar/2015/04/Etnocentrismo-Dialectica-entre-nosotros-y-otros.html">etnocentrismo</a>, el robo de sus posesiones y los genocidios que
todavía soportan en sus espaldas.</span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Mapuches en la Patagonia y sur de Chile. <a href="http://elitealasanjabarbariealpoder.blogspot.com.ar/2015/04/Resistiendo-Qopiwini.html">Qopiwini</a> en Argentina. Originarios de
Bolivia, Perú y los comunitarios autogobernados de los montes mexicanos.
Pueblos indígenas del Amazonas, Colombia y Venezuela. Pueblos de Centroamérica.
Discriminados por cada uno de los Estados, reprimidos por cada uno de sus brazos armados. Por defender a la
madre tierra, a la Pachachamama. Por intentar determinar su porvenir. Por exigir
lo que les pertenecen. Hoy los pueblos originarios ocupan el último escalón
social de las prioridades del Estado y la sociedad capitalistas. Es nuestra
mayor responsabilidad promover el cambio, que no vendrá desde arriba, sino
deberá ser construido desde abajo, y en sintonía con la devolución de la
libertad a nuestros pueblos originarios. Una libertad que hasta el 11 de
octubre de 1492 supieron poseer.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><br /></span></span></div>
Alyhttp://www.blogger.com/profile/05702097806836780890noreply@blogger.com0