COSI'
L'URSS SALVO' I RAGAZZI DALLE STRADE NEI DIFFICILI ANNI '20, DOPO LA
PRIMA GUERRA MONDIALE, LA GUERRA CIVILE E TUTTE LE CARESTIE DEL PERIODO
SO THE USSR SAVE THE BOYS FROM THE ROADS IN DIFFICULT YEARS '20, AFTER THE FIRST WORLD WAR, THE CIVIL WAR AND ALL THE CARESTIE OF THE PERIOD
SO THE USSR SAVE THE BOYS FROM THE ROADS IN DIFFICULT YEARS '20, AFTER THE FIRST WORLD WAR, THE CIVIL WAR AND ALL THE CARESTIE OF THE PERIOD
Giunto
al potere il governo sovietico si trovò in una situazione a dir poco
disastrosa, un paese poverissimo, a causa di un' eredità pesantissima
lasciata dagli Zar, un paese feudale e poverissimo, una guerra
internazionale, la guerra civile interna.
Dobbiamo ricordare che uno dei problemi più grandi da risolvere fu
sicuramente quello dei bambini di strada (besprizornye o besprizorniki).
Le autorità pensarono subito
di creare degli istituti e comunità, che dovevano aiutare a reinserire
nella società tutti i ragazzini e riadattarli ad una vita "normale".
All'inizio degli anni '20, il numero di bambini di strada nell'URSS raggiunse il picco di 6-7 milioni e il problema divenne così acuto che Vladimir Lenin si assunse la responsabilità personale di risolverlo. L’idea di rieducare gli adolescenti difficili, assai diffusa allora in Unione Sovietica, non era così facile da convertire in realtà: i teppisti minorenni respingevano ogni forma di responsabilità e si rifiutavano di studiare, si prendevano gioco degli insegnanti e continuavano a comportarsi come prima, mettendosi a rubare oggetti e viveri. Negli anni '20 e '30, sono state organizzate comunità speciali per bambini senzatetto in cui hanno avuto l'opportunità di lavorare e studiare.
L'eccezionale educatore sovietico, Anton Makarenko, che ha lavorato in una di queste comunità, ha dato un enorme contributo nell'aiutare i bambini di strada a riadattarsi alla società. Egli infatti era convinto che il "reinserimento dell'uomo nella società poteva avvenire con due strumenti: il lavoro e l'istruzione, che dovevano dare le stesse opportunità a tutti e dove ognuno doveva sentirsi partecipe nel dare il proprio contributo alla società".
Il governo sovietico spendeva enormi somme per costruire orfanotrofi, asili e centri artigianali che tenevano occupati i bambini senzatetto. Varie istituzioni pubbliche si sono concentrate sulla socializzazione degli orfani e dei bambini di strada e hanno effettuato controlli regolari per monitorare il modo in cui i bambini inseriti nelle famiglie si adattavano alla vita familiare e, se possibile, impedivano loro di scappare dalle loro nuove case. Lo sforzo di grande successo dell'Unione Sovietica per ridurre il numero di bambini di strada è stato raggiunto creando un efficace programma di riabilitazione.
All'inizio degli anni '20, il numero di bambini di strada nell'URSS raggiunse il picco di 6-7 milioni e il problema divenne così acuto che Vladimir Lenin si assunse la responsabilità personale di risolverlo. L’idea di rieducare gli adolescenti difficili, assai diffusa allora in Unione Sovietica, non era così facile da convertire in realtà: i teppisti minorenni respingevano ogni forma di responsabilità e si rifiutavano di studiare, si prendevano gioco degli insegnanti e continuavano a comportarsi come prima, mettendosi a rubare oggetti e viveri. Negli anni '20 e '30, sono state organizzate comunità speciali per bambini senzatetto in cui hanno avuto l'opportunità di lavorare e studiare.
L'eccezionale educatore sovietico, Anton Makarenko, che ha lavorato in una di queste comunità, ha dato un enorme contributo nell'aiutare i bambini di strada a riadattarsi alla società. Egli infatti era convinto che il "reinserimento dell'uomo nella società poteva avvenire con due strumenti: il lavoro e l'istruzione, che dovevano dare le stesse opportunità a tutti e dove ognuno doveva sentirsi partecipe nel dare il proprio contributo alla società".
Il governo sovietico spendeva enormi somme per costruire orfanotrofi, asili e centri artigianali che tenevano occupati i bambini senzatetto. Varie istituzioni pubbliche si sono concentrate sulla socializzazione degli orfani e dei bambini di strada e hanno effettuato controlli regolari per monitorare il modo in cui i bambini inseriti nelle famiglie si adattavano alla vita familiare e, se possibile, impedivano loro di scappare dalle loro nuove case. Lo sforzo di grande successo dell'Unione Sovietica per ridurre il numero di bambini di strada è stato raggiunto creando un efficace programma di riabilitazione.
Purtroppo, con il
crollo dell'Unione Sovietica, la conseguente crisi economica degli anni
'90 e l'abuso diffuso di droghe e alcol, la Russia moderna ha visto una
rinascita nel numero di bambini senzatetto che sembra aver spazzato via i
progressi compiuti nel secolo precedente, costringendo la Russia
ricominciare tutto da capo.
Fonti: https://it.rbth.com/ societa/2017/03/03/ cosi-in-urss-si-salvavano-i -ragazzi-dalle-strade_7128 88
http://www.treccani.it/ enciclopedia/ anton-semenovic-makarenko/
http://www.sapere.it/ enciclopedia/ Makarenko%2C+Anton+Semënovi č.html
https://www.makarenko.it/ anton-semenovic-makarenko/
Vladimir Vasil’evic Morozov, Antologija reabilitacionno-pedagogice skogo opyta, Paradigma Akademiceskij Proekt, Moskva 2005
https://www.docsity.com/ it/ la-pedagogia-scolastica-sov ietica-anton-makarenko/ 2574583/
Fonti: https://it.rbth.com/
http://www.treccani.it/
http://www.sapere.it/
https://www.makarenko.it/
Vladimir Vasil’evic Morozov, Antologija reabilitacionno-pedagogice
https://www.docsity.com/
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