venerdì 27 maggio 2011

Farewell ...

Ora che la tesi di laurea è conclusa e attendo solo di sapere il giorno della discussione, pensavo a un nuovo post da scrivere. Ho pensato alla politica italiana, alla crisi, alle rivolte nei paesi arabi, a Fukushima, alla Striscia di Gaza, e tante altre cose, e non sapevo da dove iniziare. Poi...
Poi c'è questa mattina. Questa mattina vado in Università, a ritirare le copie della tesi rilegate. Salgo dalle scale della metro e vedo qualche raggio di sole. Noto subito che tutti guardano da una parte, in alto, alle mie spalle. D'istinto mi volto. Saranno state circa le 10.05. Sul cornicione d'un palazzo, alto, c'è una persona, seduta. La polizia, i carabinieri e noi, la folla, sotto. La mia mente è andata un secondo in black out. Poi il pensiero, sicuro, che quella persona ci avrebbe ripensato, che qualcuno lì in alto l'avrebbe agguantata.
Sarà passato forse un minuto, eterno.
La persona aveva con sè una piccola borsa di cartone. L'ha buttata giù. Un secondo. E si è buttata anche lei.
... ... ...
Il grido di qualcuno, quel volo di non più di tre secondi che sono diventati improvvisamente lunghi come minuti. Poi ho messo una mano davanti agli occhiali. Tolta la mano, un telo verde ha coperto.
Sgomento, incredulità, lacrime.
Ho visto un ragazzo africano mettersi le mani davanti al volto. Tre operai dell'est europa con le facce sconcertate. Ho visto gente che è scoppiata a piangere.
La mia mente è stata un attimo in silenzio assoluto. Poi ha pensato a un sacco di cose. Poi silenzio. Poi di nuovo piena di pensieri.
Mi hanno detto che era una donna, forse giovane. Nessuno ovviamente sa il perchè. Non c'erano lì persone che la conoscessero. Solo estranei, noi, la folla, la gente. Non oso immaginare quando daranno la notizia ai suoi cari.
Chi di noi, amiche e amici di blog, non hai pensato anche solo una volta di farla finita?
...Sui caedere
...Sui caedere.... Ciò che ho visto, mi ha dato modo di pensare su questa cosa. Non che prima non ci abbia mai ragionato sopra, ma vedere un sui caedere...fa riflettere, molto, una riflessione anche silenziosa, avvolta ancora da sconcerto totale. Perchè poi penso "Quanta gente al mondo muore così" e per quelle vittime senza nome non ho sparso mai lacrime...
Non so, ho la testa un pò in caos...ho sentito però il bisogno di scrivere queste righe...